Anniversario della fondazione: Angelo, poliziotto per sempre

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moto storiche della poliziaTra la folla di visitatori che si aggirano negli stand del 157° anniversario della fondazione della polizia a Roma ci sono moltissimi "ex"; poliziotti in pensione che sono venuti a vedere come è cambiata la "loro" polizia. Tra i tanti, Angelo, ispettore in pensione, certo non passa inosservato; 66 anni portati magnificamente: look sportivo, fisico asciutto e sguardo sempre in movimento; ma negli occhi e nelle rughe si vedono anche i 35 anni di polizia stradale sempre "in trincea". Chiacchiera con noi e ci racconta la sua storia e la sua polizia.

Dalle caserme alla piazza

"Un tempo anche io partecipavo a queste cerimonie"- racconta Angelo - "Negli anni '60 e '70 la consegna delle onorificenze e le dimostrazioni si facevano nelle caserme. C'era sempre il pubblico, un pubblico selezionato certo, ma la vicinanza con il cittadino c'era anche allora. Oggi ovviamente è un'altra cosa: le piazze accolgono tanta gente e noi siamo usciti dalle caserme per stare dove il cittadino ci vuole, vicino a sé".

Angelo è in pensione da dieci anni ma sulla piazza molti "Stradalini" in uniforme ancora lo riconoscono e lo salutano con calore; superiori e collaboratori lo abbracciano affettuosamente. Tra un invito ed un ricordo Angelo accarezza alcuni dei pezzi da museo esposti in piazza: "guardare queste moto storiche mi riporta indietro di 30 anni; i primi servizi, i guasti dei motori, le riparazioni fatte in casa… oggi tutto è cambiato siamo pieni di tecnologie. Le macchine della Stradale hanno dentro di tutto per il pronto intervento ed il soccorso è un bene perché in passato si sopperiva solo con la passione e la buona volontà. Oggi il cittadino è certamente più sicuro; ci sono problemi come in qualunque apparato dello Stato ma abbiamo fatto passi da gigante; basta guardarsi in giro.

La nostalgia e la passione

"Sono andato in pensione a 56 anni" - continua Angelo- "Lo stress della polizia giudiziaria fatta per vent'anni mi aveva logorato; ipertensione e colesterolo mi avevano causato un sacco di problemi fisici e quindi ho mollato la presa; sono stato riformato e nel 1999 sono diventato un ex. Ma lo sono solo sulla carta perché dentro sono lo stesso poliziotto che nel 1963 si è arruolato. In fondo se si ama questo lavoro, poliziotti lo si è per sempre. Le cose che ho vissuto in questi 35 anni non si possono cancellare rifarei tutto dall'inizio. E venire qui in piazza esser riconosciuto e salutato da tanti amici e per me è una gioia non solo per il piacere di rivedere queste persone ma anche perché significa che ho lasciato un buon ricordo con la mia passione per questa nostra polizia. In fondo cambiano le tecnologie, cambiano le uniformi e le facce di chi le indossa ma alla fine lo spirito vedo che è sempre lo stesso: al fianco dei cittadini perché come è scritto anche sul nuovo slogan che è stato scelto quest'anno: c'è più sicurezza insieme" .

08/05/2009
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