Arresti e perquisizioni a Roma nell'operazione anti 'Ndrangheta
Anche un quaderno d'appunti dove erano riportati i riti e i meccanismi di affiliazione alle cosche della 'Ndrangheta è stato ritrovato e sequestrato nel corso dell'operazione congiunta di Polizia di Stato e Guardia di finanza di Roma, effettuata questa mattina nei confronti dei componenti di un'organizzazione criminale.
Trentuno i provvedimenti emessi nell'ambito dell'inchiesta dalla quale è emersa la presenza di una 'Ndrina calabrese a Roma.
L'organizzazione aveva mantenuto in tutto e per tutto stretti legami con la cosca calabrese dei Pizzata. Lo dimostra anche il ritrovamento del "Codice San Luca": gli appunti criptati che, dopo essere stati decifrati dalla Squadra mobile - diretta da Renato Cortese -, hanno svelato i contenuti e i misteriosi meccanismi che regolano il rito di affiliazione alla 'Ndrangheta.
All'operazione, coordinata dalla Squadra mobile di Roma, hanno preso parte 450 uomini tra Polizia di Stato e Guardia di finanza, squadre cinofile ed elicotteri.
Durante le perquisizioni sono state sequestrate armi e circa 600 chili di droga, tra cocaina e hashish.
Gli arrestati vivevano da anni nella Capitale, in particolare nei quartieri Appio, San Giovanni, Centocelle, Primavalle e Aurelio. Il gruppo criminale aveva anche ramificazioni a Genova, Torino e Milano dove c'erano le basi logistiche per lo stoccaggio della droga proveniente dall'estero.
Inoltre gli 'Ndranghetisti erano in grado di trattare con i narcos colombiani e volevano monopolizzare il mercato della droga della Capitale, ponendosi come referente affidabile per altre organizzazioni criminali, sia collegate a diverse 'ndrine calabresi, sia per clan camorristici.
Le indagini sono partite dall'omicidio di Vincenzo Femia avvenuto a Roma due anni fa, ritenuto referente sul territorio romano di una delle cosche di San Luca.
(modificato il 24/01/2015)