Autovetture "fotocopia", arresti e denunce a Parma
Era tutto doppio: doppio il certificato di proprietà, doppia la carta di circolazione e doppia la targa.
Solo che una autovettura era regolarmente immatricolata e l'altra invece no.
Questo è il grosso giro di auto rubate e reimmesse sul mercato nazionale scoperto dalla Stradale di Parma.
Le macchine erano rubate, ricettate, "taroccate" e rivendute da un concessionario di Fidenza vicino Parma, con tutti i documenti identici a quelli di una vettura dello stesso modello già circolante in Italia regolarmente; venivano addirittura duplicate la carte di identità dei proprietari "veri".
Cinque gli arrestati e 26 invece le persone denunciate. Due i componenti della banda ancora ricercati.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate 40 auto di cui 25 in circolazione nella zona di Parma e un centinaio di documenti falsificati. Il giro di affari è stimato nell'ordine di 700 mila euro.
Il sistema funzionava così: si rubavano delle auto alle quali veniva modificato il telaio e la targhetta del costruttore; si apponevano i dati di una vettura regolarmente in circolazione sul territorio nazionale.
Grazie a certificati di proprietà e carte di circolazione rubati in bianco a Napoli e Campobasso la vettura veniva "dotata" di documenti nuovi e già emessi regolarmente.
Alla fine veniva messa una targa falsa e il gioco era fatto: una vettura già circolante veniva "duplicata" e immessa sul mercato per la vendita.
A questo pensava una concessionaria molto conosciuta nel Parmense in modo tale che alla fine circolavano due vetture formalmente identiche.
Nella catena di montaggio però qualcosa deve esser andato storto perché gli impiegati del Pra hanno notato un documento di proprietà che non sembrava riportare dati veri e allora è scattata la segnalazione alla Stradale che dopo due anni di indagini ha chiuso il cerchio.
Il termine delle indagini è avvenuto proprio nel momento in cui la banda stava espandendo il commercio anche all'estero: alcune vetture, con la complicità della malavita locale, erano state già piazzate in Spagna.