Baby gang: 4 arresti a Genova per tentato omicidio, a Bologna 2 ragazze finiscono in comunità
Quattro minorenni sudamericani, tra i 16 e 17 anni, sono stati arrestati dagli uomini delle volanti della questura di Genova che ieri sera, intorno alle 23, sono intervenuti davanti alla stazione di Brignole.
I teppisti, uno dei quali appartenente alla gang dei Vatos Locos, stavano selvaggiamente picchiando, con cinghiate e sprangate, un 40enne italiano, procurandogli molte ferite e un grave ematoma cerebrale.Per loro l'accusa è di tentato omicidio.
L'uomo era seduto su una panchina dei giardini insieme a una coppia di romeni ed è stato punito per essere intervenuto in difesa dei due stranieri, oggetto di minacce da parte della banda.
La vittima dell'aggressione è stata ricoverata in ospedale nel reparto di rianimazione.
Quello di Genova non è un episodio isolato. Tre giorni fa due ragazze di Bologna sono state affidate ad una comunità per minori a causa dell'ennesimo atto di bullismo commesso con una baby gang.
"Non ho tempo da perdere. Tanto sono minorenne, non potete farmi nulla". Questo è quanto ha detto agli agenti una 15enne fermata nel capoluogo emiliano insieme ad una 14enne, con l'accusa di aver aggredito, con altri teppisti tra i 13 e i 15 anni, due ragazzine appena uscite da scuola per rapinarle di un ipad, ritrovato nella camera di una delle due bulle.
Le vittime furono accerchiate dal branco e ad una fu strappato lo zaino dal quale una delle ragazze tirò fuori un peluche e un diario, gettandoli a terra e colpendo con uno schiaffo la giovane che cercava di raccogliere le sue cose. Alcuni passanti intervennero, bloccando due degli aggressori, ma la capobanda si mise a gridare, fingendo di essere lei quella aggredita e permettendo ai compagni di fuggire.
Più tardi le due ragazze furono fermate dai poliziotti di quartiere e portate in questura.
In realtà l'aggressione, avvenuta il 28 marzo scorso, era una sorta di prova di forza che una delle bulle doveva sostenere per dimostrare di essere degna di appartenere ai "Bolognina worriors", la baby gang alla quale gli investigatori della Squadra mobile di Bologna attribuiscono almeno dieci episodi di violenza gratuita contro anziani, donne, disabili e coentanei. Teppisti senza scrupoli che per le loro azioni scelgono sempre persone apparentemente deboli e indifese.
Il giudice, nella motivazione dei provvedimenti emessi a carico delle ragazze, ha parlato di "propensione a delinquere" e "pericolosità sociale", e se la permanenza in comunità non dovesse essere sufficiente, per loro si aprirebbero le porte dell'istituto minorile.
(modificato il 03/06/2011)