Bari: arresti per furti, estorsioni e truffe. Scoperto giro d'affari di 5 milioni di euro

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La Polizia di Stato di Bari, in collaborazione con le unità operative del Reparto Prevenzione Crimine, sta eseguendo nove ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone, ritenute responsabili di associazione a delinquere, furto, estorsione, atti falsi e truffa. Le indagini, sviluppate attraverso attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale, hanno accertato la presenza di un gruppo criminale dedito alla commissione di articolati furti, estorsioni e danneggiamenti in danno di numerosi esercenti della città e della provincia di Bari, nonché di altre città italiane. Il lavoro investigativo, che ha avuto inizio a seguito di un tentativo di estorsione in danno di una farmacia, si era successivamente sviluppata verso la compagine che programmava, organizzava e gestiva in ogni singolo dettaglio la commissione di tutti i delitti. Nel corso delle indagini sono stati accertati decine di grandi furti in danno di tabaccherie, depositi, opifici e centri scommesse dotati di camere blindate e casseforti per violare le quali i malviventi facevano ricorso, oltre che ai classici strumenti di effrazione, a lance termiche. Tra le illecite attività del gruppo, di rilievo la truffa organizzata ai danni di una compagnia assicurativa, la PANTAENIUS con sede nel Principato di Monaco, per un importo di circa € 195.000. L'organizzazione aveva simulato il furto di un cabinato con la complicità di un noto ristoratore di Polignano che nell'occasione avallò consapevolmente l'ipotesi fraudolenta; l'imbarcazione venne invece rinvenuta presso un cantiere navale nella disponibilità dell'organizzazione. Particolarmente grave l'episodio relativo al danneggiamento ordinato dai capi dell'associazione di un'autovettura del Comando della locale Polizia Municipale e di alcune auto private di proprietà di diversi vigili urbani della città; il grave atto ritorsivo fu realizzato a seguito della legittima sospensione di alcuni lavori edili abusivi attuati da un co-indagato presso le sue proprietà, ed ordinati dalla Polizia Municipale competente per i controlli.

10/06/2009
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