Bari: la polizia contro la “;tratta”; delle nigeriane
La Squadra mobile di Bari ha fermato due persone considerate i capi di un'organizzazione che trafficava in essere umani ed un terzo è ancora ricercato. In questo caso giovani donne nigeriane venivano scelte nei loro villaggi d'origine e poi condotte in Italia per farle prostituire.
Sono tre i decreti di fermo emessi dalla procura distrettuale antimafia di Bari, grazie alla confessione di una delle donne, una nigeriana di 25 anni. La giovane aveva subito già diverse maltrattamenti dal suo sfruttatore e, dopo essere rimasta incinta, era stata costretta ad abortire con massicce dosi di medicinali.
Da quanto è emerso dalle indagini altre donne si occupavano delle giovani nigeriane, una volta che venivano loro consegnate dai capi dell'organizzazione per essere avviate alla prostituzione, "accudendole" nella vita quotidiana e perciò dette "maman".
E le nigeriane intanto vivevano le loro giornate prostituendosi, con l'illusione di riottenere un giorno la "libertà" da pagare con la cifra irraggiungibile di 50 mila euro. Ai loro capi è stato contestato il reato di tratta di essere umani, sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù e violenza sessuale.