Belluno: tentata truffa sventata sul nascere
Il 9 aprile scorso, alle ore 9.00 circa, tramite il sistema informatizzato denominato "sistema di invio telematico delle schedine alloggiati" personale del Commissariato è venuto a conoscenza della presenza presso un Hotel sito in Cortina d'Ampezzo, di una coppia di origine napoletana, entrambe pluripregiudicati per reati contro il patrimonio, in particolare truffe ed insolvenze fraudolente. Al fine di verificare e contestualmente prevenire ulteriori comportamenti illegali della stessa specie, il personale si è portato sul posto, constatando che i due personaggi erano ancora presenti presso l'hotel e, pertanto, decideva di monitorarli attendendo la loro partenza che, come asserito dalla dipendente in servizio alla reception, sarebbe avvenuta in mattinata. Verso le ore 10.30 circa, la donna usciva da sola dall'Hotel, ed una volta postasi alla guida di un'autovettura si recava all' ufficio postale, sito in Largo Poste, ove procedeva a cambiare una somma di denaro (da lei detenuta) formata da banconote di piccolo taglio e monete, in banconote di grosso taglio, 500-200-100 euro, per un ammontare totale di 2.200,00 euro. Dopo aver eseguito questa operazione, si recava presso il supermercato "Kanguro" ove acquistava della merce per un valore di euro 5,84 (lamette e dentifricio) per poi, all'atto del pagamento, truffare la cassiera. Infatti, con abilità, riusciva a mettere in confusione la dipendente che al termine dell'operazione di pagamento, le consegnava una somma di resto superiore di ben 50 euro. Naturalmente quanto accaduto è stato immediatamente cristallizzato dal personale del Commissariato che, subito dopo l'uscita dal supermercato della donna, ha provveduto a far chiudere la cassa in questione con conseguente resoconto del denaro percepito. Successivamente, la truffatrice faceva ritorno presso l'Hotel, ove a monitorare i movimenti di entrambi i clienti, ed eventualmente constatare di persona un' ulteriore truffa che avrebbe potuto perpetrarsi all'atto del pagamento del conto, era presente altro personale. Verso le ore 14.00 circa, la coppia usciva dalla stanza per lasciare l'albergo, pagando il conto presso la reception in contanti ed in modo apparentemente regolare, per poi salire a bordo della predetta auto, allontanandosi in direzione centro. I due sono stati fermati ed accompagnati in Commissariato ai fini dello loro esatta identificazione. Nell'occasione, la perquisizione dei due soggetti ha permesso di rinvenire una ricevuta fiscale relativa al pagamento di una cena della sera dell' 8 aprile, presso un noto ristorante del centro ampezzano. Desumendo immediatamente che anche in quella occasione i due avessero perpetrato la solita truffa, il personale di Cortina ha provveduto a contattare il proprietario che subito riferiva ciò era accaduto, proprio con le stesse modalità sopra accennate ( scambio del denaro all'atto del pagamento del conto). Per tale fatto l'esercente veniva invitato in Commissariato ove, all'atto di attraversare l'atrio d'entrata, veniva notato ed immediatamente riconosciuto dal truffatore, che si trovava seduto negli uffici di polizia. A tal punto l'uomo, resosi conto della situazione, ha riferito al personale intervenuto della sua intenzione di risarcire il ristoratore dei 200 euro di cui si era appropriato la sera precedente, nonché dei 50 euro truffati dalla compagna al supermercato. Nell'occasione sia il ristoratore, sia il legale rappresentante del supermercato Kanguro, hanno manifestato la volontà di non procedere a querelare i due rei, accettando contestualmente il risarcimento del danno patito. La coppia, pertanto, al termine dei rilievi foto dattiloscopici è stata posta in libertà. Gli stessi peraltro non hanno fatto mistero della motivazione della loro presenza in Cortina, ossia di perpetrare varie truffe a danno di esercenti cortinesi. Avrebbero quindi continuato, se non fossero stati prontamente fermati dal personale di polizia.