Biella: cyberbullismo, chiusa una pagina di facebook

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A seguito della segnalazione del preside e dei genitori di un 12enne, la Polizia Postale è intervenuta per chiudere alcune di pagine di facebook nella quale i suoi compagni di scuola lo prendevano in giro e lo insultavano.

Tutto è partito dalla pubblicazione, da parte di un 13enne di una scuola media del biellese orientale, di una foto sul suo profilo facebook che lo ritraeva in piedi sulla scrivania dell'insegnante quando questa era girata impegnata a scrivere alla lavagna. La foto, scattata da un altro alunno che si trovava in fondo all'aula, riprendeva anche altri adolescenti divertiti dalla goliardata del compagno. Tra questi alunni figurava inoltre, in primo piano, un altro ragazzino che come poi si è scoperto è spesso destinatario di battute di scherno da parte dei compagni.

Come detto la foto della goliardata è stata pubblicata su facabook ed inevitabilmente l'episodio ha suscitato l'ilarità di tutta la classe. Tra i numerosi commenti pubblicati figuravano però anche diversi insulti ed epiteti coloriti all'indirizzo del compagno di classe ritratto in primo piano, commenti che si sono susseguiti a tutte le ore del giorno.

Venuti a conoscenza della situazione, i genitori del ragazzo deriso si sono rivolti prima alla direzione scolastica e successivamente alla Sezione Polizia Postale di Biella per denunciare l'accaduto. Gli agenti della Postale hanno subito iniziato gli accertamenti su facebook contattando anche i genitori degli alunni coinvolti giungendo, infine, alla chiusura delle pagine sulle quali erano stati pubblicati i commenti offensivi a corredo della foto.

Questo episodio non è però isolato perché nell'ultimo periodo la Polizia Postale è stata chiamata ad intervenire per situazioni simili verificatasi tra alunni di altre due scuole medie del biellese orientale. Prendendo spunto dalla situazione sopra descritta, la Polizia Postale intende evidenziare come questi fatti non possono essere sminuiti come semplici ragazzate ma che sebbene gli alunni coinvolti non sono penalmente imputabili avendo meno di 14 anni, sono sempre configurabili provvedimenti disciplinari da parte delle scuole nonché responsabilità civili a carico dei genitori dei ragazzi autori di commenti denigratori.

02/04/2011
Parole chiave:
fatti del giorno