Bomba-sexy in aeroporto con la "coca" nelle protesi
Quando ha raggiunto la fila del controllo passaporti all'aeroporto "Leonardo da Vinci" a Roma, la sua bellezza, il fisico mozzafiato, con le
"curve" esaltate dagli abiti succinti, hanno attirato l'attenzione di tutti.
Passeggeri, dipendenti aeroportuali, poliziotti compresi. E il suo obiettivo probabilmente era proprio quello distrarre gli addetti ai controlli di
polizia, soprattutto gli uomini, grazie alla sua bellezza, per tentare di introdurre in Italia 2 chili e mezzo di cocaina pura.
Ma gli è andata male: l'intuito e l'esperienza degli agenti della polizia di frontiera, le sono costati il carcere per traffico
internazionale di droga.
Sono bastate alcune domande di un agente esperto di questo tipo di controlli, in particolare sui cosiddetti voli a rischio, provenienti da aree
geografiche come il Sudamerica, le rotte più battute dai narcotrafficanti, per insospettire il poliziotto.
La giovane è stata trasferita negli uffici di polizia giudiziaria: durante un'attenta perquisizione da parte di due donne detective è
saltata fuori la droga purissima, in cristalli. Era perfettamente modellata con le grandi protesi del seno e delle natiche.