Botte e minacce ai passanti, presi a Milano 4 giovani rapinatori
Le loro vittime erano quasi sempre giovani studenti o persone isolate che venivano aggredite di notte per essere violentemente rapinate: pugni, schiaffi, calci in testa e all'addome nonché minacce con coltelli a serramanico e bottiglie rotte puntate al collo.
In questo modo un gruppo i criminali si impossessava di cellulari, contanti, carte di credito e computer portatili, e poi si dava alla fuga.
I raid sono stati interrotti dagli agenti del commissariato Porta Ticinese di Milano, che hanno arrestato quattro giovani con l'accusa di concorso in rapina pluriaggravata.
Sono infatti almeno 15 le rapine messe a segno dalla banda negli ultimi 15 giorni, nella zona tra parco Solari, via Bocconi e via Castelbarco.
L'indagine dei poliziotti è stata molto rapida, ed è partita dall'analisi del modus operandi utilizzato dai criminali e delle zone da loro preferite.
In questo modo è stata circoscritta una zona di "probabile azione", un perimetro all'interno del quale, secondo gli investigatori, era altamente probabile che i rapinatori avrebbero colpito ancora.
A quel punto sono stati predisposti servizi di appostamento e controllo del territorio, effettuato da pattuglie in borghese che hanno perlustrato per diversi giorni la zona.
E proprio durante uno di questi servizi una delle pattuglie ha individuato quattro persone che corrispondevano esattamente alle descrizioni fornite dalle vittime. Oltre alle caratteristiche somatiche, corrispondevano anche alcuni particolari di abbigliamento, più volte ricorrenti nei reati denunciati, in particolare una giacca mimetica e un paio di scarpe rosso fiammante con punta d'acciaio.
Gli indagati, due dei quali hanno 17 anni, uno 20 e l'altro 21, hanno tutti origine egiziana.
Sono stati fermati mentre si trovavano su un tram, non senza difficoltà perché uno dei minorenni ha tentato di darsi alla fuga. In tasca aveva un coltello a serramanico, proprio come l'altro 17enne fermato.
Negli uffici del commissariato i fermati sono stati riconosciuti senza alcun dubbio dalle vittime di otto episodi di rapina, mentre sono ancora in corso i riconoscimenti da parte delle altre vittime.