Camorra: fermata l'ascesa del clan De Micco
Con l'operazione conclusa questa mattina, la Squadra mobile di Napoli ha assestato un duro colpo al clan camorristico dei De Micco, gruppo emergente nel quartiere napoletano di Ponticelli.
I poliziotti hanno arrestato sei persone, che sommate alle altre sei già finite in carcere, fanno salire a 12 il totale degli appartenenti all'organizzazione camorristica assicurati alla giustizia. Sono due invece, le persone ancora ricercate nell'ambito dell'operazione.
Tra gli arrestati anche due dei tre fratelli De Micco, che con il loro gruppo, avevano preso il posto dei Sarno, la famiglia che prima di loro comandava nel quartiere.
Manette anche per il boss Marco De Micco, bloccato mentre si trovava a Milano. Il 30enne è considerato dagli investigatori il capo del clan, mentre gli altri cinque arrestati sono stati presi a Napoli.
Per tutti gli indagati pendono, a vario titolo, le accuse di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di droga, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi.
Le indagini della Mobile napoletana, durate circa un anno e mezzo, sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia. Gli investigatori, grazie anche al supporto di molte intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno dato conferma alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia facendo così luce sull'organizzazione criminale emergente.
Uno degli arrestati è stato trovato in possesso di un "libro mastro" nel quale sono annotate con cura le periodiche ripartizioni delle quote dei profitti derivanti dalle attività illecite, le cosiddette "mesate" da versare agli affiliati, nonché le spese sostenute dall'organizzazione per le parcelle degli avvocati e l'acquisto di armi.
Dalle intercettazioni è emerso che l'ascesa del gruppo criminale, nel quartiere di Ponticelli, aveva generato contrasti con altri clan, determinando anche diversi omicidi.