Catania: sorpresi con 16 chili di marijuana in macchina
I poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato K.D. (cl. 1976), H.V. (cl.1965) responsabili, in concorso tra loro, di trasporto di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
A seguito di attività info-investigativa si era appreso che, nella giornata del 13 giugno, sarebbe giunto in questo centro un carico di droga trasportata da cittadini di nazionalità albanese, a bordo di un' autovettura Alfa Romeo di grossa cilindrata. E' stato, dunque, predisposto un mirato servizio di osservazione a Messina, presso gli imbarcaderi della società traghetti "Caronte", durante il quale, dopo lunghe ore di attesa, gli agenti hanno notato due uomini, dai tratti somatici dei Balcani a bordo di un'autovettura Alfa Romeo 166.
I due sospetti, alla richiesta dei poliziotti, non fornivano spiegazioni plausibili circa il loro viaggio in Sicilia, mostrando, nella circostanza, segni di insofferenza al controllo dal quale risultava che uno dei due, K.D., domiciliato in provincia di Macerata, riportava una condanna per omicidio colposo. Al fine di verificare meglio la posizione dei due stranieri e procedere ad un accurato controllo del mezzo, veniva deciso di accompagnarli presso gli uffici della Squadra Mobile. Uno dei poliziotti si accorgeva che, nonostante l'autovettura - proveniente dalla città di Lecce - avesse un impianto GPL, viaggiava con l'alimentazione a benzina, circostanza assolutamente anomala stante il costo evidentemente maggiore del carburante. Pertanto gli operatori hanno deciso di controllare accuratamente il serbatoio GPL laddove, abilmente occultati, venivano rinvenuti 16 panetti di marjiuana da 1 kg. cadauno, per un peso complessivo di 16 kg. circa.
Espletate le formalità di rito, i predetti sono stati associati presso il carcere di Catania - Piazza Lanza a disposizione della competente A.G.
In sede di interrogatorio di garanzia il K.D. assumeva a sé ogni responsabilità in merito all'illecito traffico di sostanza stupefacente.
La droga del valore di circa 16.000 euro, avrebbe fruttato, sul mercato etneo circa 80.000 euro.