Cesena: auto rubate, Polizia arresta 13 persone in tutta Italia
Al termine di una lunga e complessa attività investigativa iniziata nel settembre 2001 e che ha richiesto attività di pedinamento,
intercettazioni telefoniche, controlli alle frontiere, scambio di informazioni con Polizie di altri Stati, perquisizioni, sequestri, arresti in
flagranza di reato, oltre ad una mole notevole di verifiche, riscontri e perizie su documenti di vario tipo, la Polizia Stradale di Cesena ha
concluso un'importante operazione, con l'ausilio della Sezione Polizia Stradale di Salerno e delle Squadre di Polizia Giudiziaria dei Compartimenti
Polizia Stradale di Bologna, Napoli e Cagliari, che ha portato all'arresto di 13 persone. L'attività esecutiva ha permesso di sgominare
un'agguerrita associazione a delinquere dedita al furto e riciclaggio di veicoli di media e grossa cilindrata che ha avuto base operativa in Romagna,
ma con ramificazioni a Salerno, Napoli, Cagliari e Cesenatico. Gli arresti si vanno ad aggiungere agli altri 7 effettuati nello svolgimento della
lunga attività investigativa. Nel corso della operazione sono stati perquisiti numerosi immobili di proprietà o nella
disponibilità degli indagati, pervenendo al sequestro di 6 veicoli e 10 motori di autovetture di illecita provenienza, assegni e cambiali per
un valore corrispettivo di circa 250.000 euro, un revolver 38 special con relativo cospicuo munizionamento, telefoni cellulari, decine di centraline
elettroniche e targhette identificative per autovetture. Ciò si aggiunge ai 25 veicoli già recuperati nel corso dell'indagine,
mentre quelli allo stato accertati come "trattati" dall'organizzazione sono circa 200 per un volume di "affari" che oscilla intorno a €
3.000.000,00 (tre milioni). L'organizzazione era in grado di rubare veicoli in tutto il centro-nord Italia utilizzando persone organiche
all'associazione o reclutate allo scopo, si serviva anche di attività di copertura lecite, come la gestione di ristoranti, e la sua
offensività era tale da poter " trattare " in contemporanea e particolarmente nei fine settimana, anche 4 o 5 veicoli per volta, che dopo il
furto venivano preferibilmente ricoverati in luoghi sicuri messi a disposizione da altri componenti o fiancheggiatori dell'organizzazione, ed poi
spostati verso il sud Italia, in Campania in particolare. I veicoli, quindi alterati nei dati identificativi anche sfruttando numeri di telaio e
certificazioni di altri veicoli acquistati all'estero dalla stessa organizzazione, venivano piazzati preferibilmente sul mercato interno. Riscontro
oggettivo dell'aggressività dell'organizzazione è rappresentata dal fatto che, da un'analisi dei furti d'auto denunciati
successivamente al parziale smantellamento del sodalizio avvenuto grazie ai 7 arresti effettuati nel corso delle indagini, è emerso che
il fenomeno criminale in Romagna ha avuto una flessione del 60 - 70 %. Il risultato raggiunto, la mole di documentazione e materiale sequestrato, i
veicoli identificati e lo spessore criminale dei coinvolti potrebbero portare ad ulteriori sviluppi.
12/03/2004