Balcani: conferenza sulla sicurezza regionale
A Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) si è svolta la IX Conferenza di coordinamento della sicurezza regionale dal titolo “Lavorare insieme in tempi di incertezze globali” organizzata dal Consiglio di cooperazione regionale (Rcc), in collaborazione con il ministero dell’Interno e il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiani.
Alla sessione di apertura hanno partecipato oltre 100 delegati, tra cui funzionari governativi, esperti di sicurezza, diplomatici e organismi internazionali, per promuovere il dialogo e condividere esperienze sulla sicurezza della regione.
Per il ministero dell’Interno ha partecipato il vice capo della Polizia Stefano Gambacurta che ha posto l’accento sulla connotazione dell’evento quale atto concreto di impegno a costruire insieme un ambiente sicuro per i cittadini dei Balcani occidentali e dell'Unione europea ma anche a rafforzare la resilienza delle nostre società.
Il segretario generale dell’Rcc Majlinda Bregu ha affermato invece che la regione dei Balcani occidentali si trova ad affrontare sfide globali comuni, quali la migrazione irregolare, i cambiamenti climatici, i disastri naturali e le minacce informatiche e cibernetiche, auspicando un impegno nella costruzione di un quadro di sicurezza resiliente, adattivo e lungimirante.
Successivamente sono intervenuti anche Edin Dilberović, sottosegretario presso il ministero degli Affari esteri della Bosnia ed Erzegovina, Luigi Soreca, capo della delegazione dell'Unione europea in Bosnia ed Erzegovina e Thomas Botzios, direttore per l'Adriatico e Balcani del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiano.
Dopo i discorsi inaugurali è intervenuta Federica Mogherini, rettore del Collegio d'Europa, che ha esposto la sua visione programmatica incentrata sul rafforzamento della cooperazione in materia di sicurezza regionale nei Balcani occidentali, rimarcando come l’evento tratti le principali sfide alla sicurezza che la regione deve affrontare, tra cui la criminalità organizzata, la corruzione, le minacce informatiche e la disinformazione, allineandosi al tempo stesso agli standard dell’Unione europea e agli obiettivi di integrazione.
I delegati hanno discusso, in un panel tecnico, delle azioni concrete che potranno essere sviluppate nel futuro per migliorare la sicurezza percepita nonché gli ambiti in cui rafforzare la cooperazione strategica.
Infine i membri di tre gruppi di lavoro tematici hanno trattato di migrazione irregolare, criminalità organizzata e contrasto al cybercrime.
Leonardo Bruno