Criminalità: incontri operativi in Germania per il Capo della Polizia

Per rafforzare le attività di contrasto alle infiltrazioni criminali della 'Ndrangheta in Germania, questa mattina il capo della polizia Antonio Manganelli ha partecipato a una riunione operativa a Wiesbaden, in Germania con il direttore della Divisione coordinamento internazionale del Bundeskriminalamt (BKA), Jorg Ziercke.

Il Bundeskriminalamt, o BKA, è l'ufficio della polizia criminale tedesca.
Il responsabile del BKA, nel corso della riunione, ha espresso un apprezzamento particolare per lo Stato italiano che, per stroncare la criminalità organizzata, ha emanato una serie di leggi finalizzate al sequestro e alla confisca dei beni acquisiti illegalmente.

Il capo della Polizia, Antonio Manganelli nel corso della riunione ha illustrato dettagliatamente ciò che rappresenta la 'Ndrangheta: i meccanismi sociali, familiari e territoriali che sono alla base di questa organizzazione mafiosa. Lo ha fatto da profondo conoscitore di questa realtà criminale perché per anni ha lavorato sul campo.

Gli investigatori italiani hanno fatto un salto di qualità ottenendo ottimi risultati mettendo la massima determinazione nelle indagini verso i mafiosi e sui loro patrimoni attuando la strategia fortemente voluta dal ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Nel corso dell'incontro il prefetto Manganelli ha ricordato gli straordinari successi della Task force istituita tre anni fa: sono 200 le persone arrestate grazie a mandati di cattura europei tra cui gli autori della strage di Duisburg nella quale furono uccise 5 persone davanti un ristorante italiano; nel ricordare tale successo il capo della Polizia ha detto: "l'azione congiunta della polizia italiana e tedesca sarà una vera e propria "Duisburg" per la "Ndrangheta", ma una Duisburg fatta di legalità e giustizia''.

A conclusione dell'intervento, il prefetto Manganelli ha tracciato il percorso per rafforzare la collaborazione tra i due Paesi. Saranno istituiti corsi di formazione congiunti per l'individuazione di patrimoni illeciti accumulati dalla 'Ndrangheta e per questo si potrebbe valutare la possibilità di allargare ad altri Paesi la partecipazione alla task force.