Crotone: confiscati beni alla cosca "Papaniciari"
Nel corso di una vasta operazione antimafia, che ha visto impegnati gli investigatori della Polizia di Stato, è stata eseguita la confisca di beni riferibili ad un imprenditore di riferimento della cartello criminale dei. c.d. "Papaniciari" già duramente colpito dalle operazioni di polizia che si sono succedute negli anni scorsi.
Il provvedimento eseguito emesso il 22.02.2011 dal Tribunale di Crotone Sezione Misure di Prevenzione, segue a quello di sequestro del 9.10.2009, con l'operazione odierna sono stati confiscati i beni riconducibili all'imprenditore CAMPISI Antonio, rinviato a giudizio per associazione mafiosa, che sfruttando il legame con la compagine mafiosa retta in costanza di detenzione di RUSSELLI Pantaleone, dal fratello Francesco, imponeva le forniture di calcestruzzo ai costruttori crotonesi, accrescendo i profitti delle proprie imprese ed acquistando terreni ed immobili ad un prezzo inferiore di mercato al fine di rivenderli a prezzo pieno attraverso la società immobiliare posseduta, con relativi maggiori profitti.
I beni confiscati ammontano ad oltre 10 milioni di euro. In particolare, sono state confiscate numerose autovetture, nonché molteplici beni immobili riconducibili al CAMPISI ed ai suoi familiari conviventi; la totalità delle quote e l'intero patrimonio aziendale di nr. 3 società di calcestruzzi e di costruzioni, costituito da numerosi autocarri e autoveicoli speciali per la movimentazione terra, da numerosi immobili e fabbricati, nonché da un villaggio turistico di circa 250 bungalow di legno.
Sono state confiscate inoltre polizze e titoli bancari, e la somma di denaro di circa € 150.000,00, quale corrispettivo della vendita di un immobile.