Droga e prostituzione a Prato, 10 indagati di cui 7 arrestati

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Ufficialmente era un circolo socio-culturale, in realtà era un vero e proprio night club dove i clienti potevano trovare prostitute provenienti dalla Cina e sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, ketamina ed ecstasy, messe a disposizione direttamente dal gestore del locale.

Gli agenti della Squadra mobile di Prato hanno posto sotto sequestro il locale e hanno eseguito 10 misure cautelari destinate a 9 persone di origine cinese e ad un italiano, un avvocato del foro di Prato.

Sono finiti in carcere cinque degli indagati, mentre altri due sono agli arresti domiciliari e per altrettanti è stato disposto l’obbligo di dimora. Per loro le accuse di traffico di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.

Per l’avvocato invece è stato previsto il divieto di esercizio dell’attività forense per sei mesi.

L’indagine ha preso il via nell’ottobre 2015, quando, al termine di un’operazione analoga che aveva portato al sequestro di un altro esercizio commerciale simile e all’arresto di due donne, gli investigatori si sono resi conto che esisteva un gestore occulto del locale, che ufficialmente non figurava da nessuna parte.

Altro episodio importante è stato il decesso per overdose di un giovane cinese, avvenuto proprio all’interno del night sequestrato nell’operazione conclusa oggi.

L’attività investigativa ha evidenziato che entrambe le strutture facevano capo alla stessa persona, un 32enne nato a Prato, anche se in realtà non ne era lui l’intestatario.

Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che l’imprenditore occulto, tramite l’avvocato coinvolto nella vicenda, avrebbe tentato di ottenere il dissequestro del primo locale attraverso la falsificazione di alcuni atti.

Gli investigatori stanno indagando anche sugli imprenditori proprietari degli immobili.

Sergio Foffo

01/06/2016
(modificato il 07/03/2018)