Europol: 500 arresti con l'operazione "Blue Amber"
Oltre 500 arresti effettuati in 61 Paesi di tutto il mondo, 390 veicoli confiscati, 1.300 tonnellate di rame e 2,8 tonnellate di cocaina sequestrate. Sono i numeri dell'operazione "Blue Amber" (Video), una delle più grandi azioni di contrasto alla criminalità mai operate in Europa.
L'operazione si compone di una serie di azioni internazionali, portate a termine tra il 4 maggio e il 24 giugno 2015, in 260 località del mondo e sostenute da Europol (European police office), agenzia finalizzata alla lotta al crimine nell'Unione Europea (UE), operativa dal 1° luglio 1999.
Le polizie dei 28 Paesi membri dell'UE e quelle di 33 partner internazionali, hanno unito le loro forze per contrastare gruppi di
criminalità organizzata e le loro infrastrutture. In particolare gli interventi sono stati mirati:
- a contrastare il traffico di droga, di armi, di esseri umani e di autoveicoli rubati;
- a contrastare i reati relativi all'agevolazione dell'immigrazione illegale, alla produzione e commercio di beni contraffatti e quelli relativi al
cybercrime;
- a sequestrare e confiscare beni provento della criminalità organizzata.
Gli ufficiali di collegamento di Europol erano presenti nelle varie località teatro dell'operazione e hanno fornito strumenti di analisi e accesso diretto ai database della struttura centrale dell'Agenzia, dando così un contributo fondamentale in termini di informazioni.
Per quanto riguarda il traffico di sostanze stupefacenti sono stati dati preziosi dettagli sulle rotte conosciute di cocaina dei corrieri dal sud America all'Europa, e di eroina dall'Afghanistan-Pakistan verso l'occidente con cadenza giornaliera; grazie a queste informazioni sono state scoperte le metodologie di trasporto come la droga diluita negli abiti, nascosta nelle suole delle scarpe, celata o diluita nei medicinali.
Per quanto concerne il traffico di esseri umani, grazie ad una sempre più stretta collaborazione con i Paesi dei Balcani occidentali, sono stati arrestati molti "facilitatori", ed è stato scoperto un canale privilegiato che prevedeva anche una "casa sicura" in Ungheria.
Per raggiungere questi obiettivi, il centro di coordinamento di Europol insieme ai propri specialisti, agli ufficiali di collegamento delle Forze di polizia (coordinati per l'Italia dalla Direzione centrale della polizia criminale), e alle agenzie partner come Selec (South eastern-european law enforcement center), Tispol (European traffic police network) e Pcc-See (Police cooperation convention for South-east europe secretariat), processano tutti i dati che arrivano dagli Stati membri, analizzandoli e prevedendo dei piani di supporto alle attività operative.
Tale attività di "intelligence" ha favorito le operazioni che hanno avuto luogo in diverse città. Gli interventi sono stati effettuati in aeroporti, frontiere, porti e territori particolarmente soggetti ad attività criminale.
Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa dal direttore di Europol Rob Wainwright: "È stato dimostrato ancora una volta che la cooperazione internazionale può avere un grandissimo impatto nella lotta contro la criminalità organizzata. Gli oltre 500 arresti dimostrano ai criminali che non si possono sentire sicuri da nessuna parte. Europol continuerà a supportare le Forze di polizia degli Stati membri con le capacità tecniche e di intelligence proprie dell'Agenzia stessa".
(modificato il 01/07/2015)