Falsi invalidi: a Cosenza medici e impiegati offrivano servizi “;tutto compreso”;
Sono 49 i provvedimenti
cautelari eseguiti, questa mattina, dalla polizia a Cosenza per un giro di falsi invalidi.
I provvedimenti, 13 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 36 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, riguardano
medici, funzionari ed impiegati amministrativi del Distretto di Rende dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
Il reato contestato è il falso ideologico in atto pubblico.
L'inchiesta, portata avanti per quasi due anni dalla sezione di Cosenza nord della polizia stradale, aveva rilevato, nel corso di alcuni
controlli, irregolarità nel riconoscimento dell'invalidità civile a decine di persone.
Le false invalidità erano rilasciate attraverso l'intervento autonomo dei medici, con la complicità di funzionari ed impiegati del Distretto sanitario di Rende, senza che venisse investita la competente Commissione collegiale.
In particolare tali commissioni si riunivano con un solo componente, il quale, dopo aver eseguito la visita dell'interessato riconosceva l'invalidità civile e l'handicap in assenza di una regolare riunione della commissione.
Inoltre alcuni medici di quel distretto, incaricati dell'esecuzione di visite fiscali per conto degli enti pubblici nei confronti dei dipendenti assenti per malattia, si accordavano con gli ammalati sulle modalità di compilazione del referto medico.
Per evitare agli interessati il "disagio" di doversi recare nuovamente presso la struttura sanitaria per firmare i relativi verbali, venivano fatti sottoscrivere in bianco e attestavano falsamente di aver eseguito i dovuti controlli.
E anche nelle visite mediche per il rinnovo della patente di guida alcuni medici rilasciavano certificati di idoneità psico-fisica senza
eseguire alcuna visita medica.
Le persone indagate nell'inchiesta sono circa 150.