FIGLI OBBLIGATI A RUBARE: ARRESTATI 8 ROM AL NORD
La Polizia di Stato di Verona ha eseguito 8 fermi a carico di altrettanti soggetti rom di nazionalità croata, che avevano costituito
un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati in abitazione, mediante lo sfruttamento di bambini
non imputabili. L'indagine, denominata "catene spezzate", è scaturita in seguito ad un
sensibile aumento di eventi criminosi, furti aggravati in appartamenti compiuti nel mese di gennaio u.s., e culminati in una escalation di 47 delitti
tentati e consumati nell'arco temporale di 23 giorni. Da una prima analisi e da un successivo screening dei dati acquisiti,
è emerso chiaramente come i furti fossero opera di giovani nomadi non imputabili, quasi sempre bambini, e le attività predatorie
organizzate, gestite e controllate direttamente dai nomadi maggiorenni, che periodicamente si accampavano fuori dal centro abitato. Le indagini della
Squadra Mobile hanno permesso di identificare i minori nomadi stranieri, sprovvisti di documenti, che spesso fornivano false generalità per
beneficiare delle regole processuali e degli istituti riservati agli infraquattordicenni e infradiciottenni e per sottrarsi alla conseguenza della
recidiva. L'operazione di oggi ha permesso quindi di sgominare l'articolata associazione a delinquere operante
nel settore dei furti aggravati in abitazione, estremamente mobile in tutto il Nord Italia, che aveva come punto di forza lo sfruttamento dei minori
non imputabili. Nel corso dell'indagine sono quindi stati accertati e riscontrati centinaia di furti aggravati in abitazione,
commessi in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna. L'indagine ha evidenziato
altresଠcome i bambini utilizzati dagli appartenenti al sodalizio criminoso erano sottoposti quotidianamente ad un regime di
maltrattamenti che andava da pesanti insulti alle vessazioni di ogni genere finanche a ritorsioni di tipo sessuale. Elevati i profitti illeciti
ricavati, tanto che gli indagati oltre a possedere un parco auto costituito da autovetture di grossa cilindrata e camper nuovissimi, risultavano aver
acquistato degli appartamenti in Veneto, appoggiandosi ad una compiacente locale agenzia immobiliare. I particolari
dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 10.30 presso la Questura
di Verona.
30/06/2008