Filippo Raciti: è passato un anno
"Un poliziotto va visto come un amico, come un fratello, come qualcuno che ti vuole aiutare e certamente non come un nemico". Queste le parole pronunciate il 3 dicembre 2007 (derby Catania-Palermo - Campionato di calcio 2007-2008) da Marisa Grasso, vedova dell'ispettore Raciti, ci piace ricordarle oggi a un anno dalla morte di Filippo, avvenuta durante gli scontri del derby Catania-Palermo del 2 febbraio 2007.
A Catania per lui
In occasione del primo anniversario la città di Catania, insieme alla Polizia di Stato, ha
organizzato una cerimonia per commemorare Filippo Raciti. Moltissimi colleghi, provenienti da tutta Italia, si riuniscono per lui nella
città etnea per ricordare un uomo morto mentre svolgeva il suo lavoro al servizio dello Stato e a difesa dei cittadini.
Alle 9,30 del 2 febbraio all'interno dello stadio "Angelo Massimino" il capo della Polizia Antonio Manganelli e il sindaco Umberto Scapagnini scoprono una scultura, realizzata dal poliziotto Giorgio Bisanti, dedicata a Raciti. Alla cerimonia partecipano, oltre alla vedova e ai figli, molte autorità locali tra cui il prefetto e il questore. Subito dopo - alle 10,30 - viene celebrata dall'arcivescovo monsignore Salvatore Gristina una messa nella Cattedrale di Catania.
Per ricordare, insieme a Filippo, tutti i poliziotti morti in servizio il capo della Polizia scopre (ore 13) una targa a loro dedicata presso la questura di Catania. Nel pomeriggio una corona d'alloro viene deposta sulla tomba dell'ispettore Raciti ad Acireale e in serata, alle 21,30, si svolge al teatro "Bellini" un concerto tenuto dall'orchestra diretta da Stefano Ranzani che dedica a Filippo musiche di Beethoven.
"Io mi sento molto vicino alla tifoseria sana" concludeva la moglie di Filippo intervenuta alla trasmissione televisiva "Processo di Biscardi". "Se un tifoso ama la squadra ama anche la vita. Vorrei che la tifoseria sana aiutasse a togliere il marcio che c'è negli stadi".
(modificato il 02/02/2009)