Firenze: conferito al capo della Polizia il “Fiorino d’oro”
Conferito al capo della Polizia Lamberto Giannini il “Fiorino d’oro” "Per lo straordinario e costante impegno profuso nel contrasto all'eversione e al terrorismo interno e internazionale, per aver saputo alimentare, grazie ad apprezzate qualità personali e professionali, affinate all'interno di un curriculum d'eccellenza, in particolare nella gestione dei servizi di ordine pubblico, il sentimento di sicurezza e di fiducia dei cittadini verso le istituzioni".
Il Fiorino d’Oro è il massimo riconoscimento che la città di Firenze attribuisce alle personalità che si sono distinte per la loro opera e che abbiano dato lustro alla città e alle istituzioni e reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale.
La cerimonia di consegna, scandita dallo squillo delle Chiarine del Gonfalone del Comune di Firenze, si è svolta a Palazzo Vecchio alla presenza del prefetto di Firenze Valerio Valenti, del questore Maurizio Auriemma e delle autorità civili e militari provinciali e locali.
Nella Sala dei Gigli il sindaco della città Dario Nardella dopo il suo intervento ha dato lettura della motivazione dell’onorificenza e ha consegnato al prefetto Giannini il prestigioso premio.
Il capo della Polizia Lamberto Giannini nel ricevere il riconoscimento ha detto che “Mi ha molto onorato leggere la motivazione e ringrazio tutta la Polizia di Stato di Firenze con cui condivido questo premio. Una delle cose che mi ha colpito molto nel leggere questa motivazione, ed è alla base dell'attività di tutti noi, è il sentimento di fiducia. Io penso che per noi che indossiamo una divisa sia la massima soddisfazione quando riusciamo a far crescere la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, ed è bello che il lavoro degli uomini e delle donne della Polizia di Stato possa avere questo importante riconoscimento dal territorio, perché è proprio lì che le persone vogliono vedere gli uomini e donne della Polizia di Stato e delle forze dell'ordine pronte ad aiutarle”.
“Trovo bellissimo- ha proseguito il prefetto Giannini - che questa giornata si unisca al ricordo per gli uomini e le donne della Polizia di Stato, delle forze dell'ordine e dei magistrati che hanno perso la vita al servizio del Paese. Per me è sempre una forte emozione vedere i resti di quella autovettura e, farlo in una città che è stata colpita nei valori, tutto questo da un particolare significato a questa giornata e da un particolare significato al nostro impegno”.
“Ritengo – ha aggiunto il capo della Polizia - che fermarsi a riflettere su quello che è accaduto anche in un momento di particolare impegno e di particolare difficoltà per tutti noi, come la stagione che stiamo vivendo, è importante perché non si può scindere una premiazione così importante, di cui ne sono veramente fiero e onorato, dal pensiero e dal ricordo dell'opera di tutti gli appartenenti e in primo luogo di chi ha perso la vita adempiendo il proprio dovere”.
La cerimonia tradizionalmente si svolge ogni anno il 24 giugno in occasione di San Giovanni ma l’appuntamento della scorsa estate con il prefetto Giannini era stato rimandato a causa degli improrogabili impegni istituzionali.
La data di oggi non è casuale ma è stata scelta per l’occasione del “Percorso alla Memoria” organizzato dalla Questura in collaborazione con il Comune per ricordare le vittime delle stragi di mafia, delle quali quest’anno ricorre il trentennale dell’uccisione
La splendida cornice rinascimentale di piazza Signoria ospita, infatti, la Teca della Quarto Savona Quindici, la Fiat Croma blindata sulla quale persero la vita, il 23 maggio 1992, i poliziotti della scorta del magistrato antimafia Giovanni Falcone: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
All’arrivo a Firenze il capo della Polizia ha fatto visita in questura dove ha incontrato una rappresentanza del personale in servizio nella provincia fiorentina.
Serena Felici
(modificato il 22/03/2024)