Frosinone: operazione anticamorra, in cella anche lady Vallanzasca.
La Polizia di Stato di Frosinone unitamente alla Squadra Mobile di Caserta e di Latina ha eseguito 18 provvedimenti restrittivi nei confronti di affiliati al gruppo camorristico "Perfetto", diretta espressione del clan "La Torre", ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso (416 bis CP) nonché per usura ed estorsione, nelle province di Caserta, Latina, Milano, Napoli e Terni ed ha sequestrato 5 società, bar, ristoranti, beni mobili ed immobili degli indagati per un valore di milioni di euro. Le indagini sono partite nel 2011 dal Commissariato di P.S. di Cassino a seguito di episodi di usura ed estorsione a danno di alcuni imprenditori operanti tra Cassino ed il Basso Lazio. Intimiditi dagli atteggiamenti mafiosi dei camorristi, nessun imprenditore ha voluto collaborare con la Polizia, che ha dovuto avviare una riservatissima attività investigativa durata oltre due anni. Il gruppo camorristico approfittava dello stato di bisogno delle vittime concedendo prestiti, per i quali poi pretendeva oltre alla restituzione del capitale ingenti maggiorazioni di interessi usurari, ottenendoli grazie alla forte intimidazione esercitata ricorrendo a concrete minacce che andavano dalla sottrazione dei beni e cessione dell'attività fino ad arrivare a quelle di morte. Le indagini si allargavano a macchia d'olio consentendo di arrivare nell'Agro di Mondragone, militarmente controllato dal clan "Perfetto" dove la Polizia individuava il capo, il luogotenente, coordinatore del braccio armato, nonché i mediatori, il cassiere ed i gregari. Tra le persone arrestate anche una donna residente a Milano, sentimentalmente legata a Renato Vallanzasca, noto esponente della criminalità a partire dagli anni '70 più volte condannato per gravi reati. La donna, secondo le risultanza investigative, è apparsa strettamente legata ai vertici del clan mondragonese come anche ad alcuni esponenti del clan Esposito, radicato nel territorio di Sessa Aurunca. Secondo l'ipotesi accusatoria ha avuto un ruolo di intermediazione in un'operazione di acquisizione di un hotel a Mondragone ed in alcune vicende usuraie. L'attività di indagine ha inoltre consentito di raccogliere elementi riguardanti il coinvolgimento di Vallanzasca che risulta aver mantenuto rapporti con gruppi criminali
(modificato il 18/12/2013)