Frosinone: tangenti per sanare i debiti

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nullUn'organizzazione a struttura tentacolare che cancellava i debiti delle cartelle esattoriali dietro il pagamento di tangenti. Questo è quanto hanno scoperto stamattina gli uomini della Squadra mobile di Frosinone insieme a quelli del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Frosinone. Sono state arrestate 15 persone accusate di corruzione, concussione, falso ed accesso abusivo a sistema informatico.

Nella banda c'era anche un dipendente dell'Agenzia delle entrate che, approfittando della sua posizione era riuscito ad acquisire i dati di debiti erariali dei " clienti" dell'organizzazione per poi preparare la falsa documentazione con timbro a secco e carta intestata dell'Agenzia delle entrate attestante lo sgravio o la cancellazione del debito erariale.

La mente era invece un cinquantatreenne napoletano che aveva il compito di procacciare imprenditori con debiti tributari ed erariali promettendo la loro cancellazione a fronte di pagamenti di somme di gran lunga inferiori a quelle dovute.

La percentuale da corrispondere ai criminali si aggirava intorno al 20 o 30 % degli importi contestati: in un caso per una cartella esattoriale di 200 mila euro, è stato richiesto un corrispettivo di 40 mila euro.

Sempre quest'ultimo stabiliva le modalità di spartizione tra i vari complici delle somme indebitamente ottenute.

La rete dei procacciatori era piuttosto fitta e coinvolgeva anche studi di commercialisti oltre ad imprenditori e commercianti di varie regioni d'Italia situati perlopiù nel Lazio, in Umbria ed in Abruzzo.

Durante l'operazione, denominata "Low cost" e iniziata circa un anno fa, sono state anche effettuate 42 perquisizioni.

11/02/2013
(modificato il 12/02/2013)
Parole chiave:
truffe - estorsione - frosinone