Furti di rame: i risultati dell'action day
Con oggi si chiude una due giorni organizzata da Europol dedicata ai risultati dell'action day svolto da 17 stati membri aderenti all'iniziativa di contrasto ai furti di rame.
Il fenomeno, oltre che in Italia, è avvertito anche in altri stati europei ed attraverso Europol si è instaurata la collaborazione tra le polizie nazionali per contrastare in modo più efficace il commercio illegale dell'oro rosso.
Le forze di polizia italiane nell'action day hanno messo in campo più di 16 mila operatori (suddivisi in 7.881 pattuglie), mentre l'Agenzia delle dogane ha impegnato oltre 100 funzionari doganali nelle varie fasi dell'analisi, della selezione e del controllo per individuare tentativi di import-export di rame di provenienza furtiva.
Nell'operazione sono state arrestate 55 persone e ne sono state denunciate a piede libero più di trecento; quasi 2 mila i chili di rame sequestrati.
Il fenomeno ha raggiunto livelli preoccupanti tanto che la Direzione centrale della polizia criminale ha promosso e redatto il protocollo istitutivo dell'Osservatorio nazionale sui furti di rame, sottoscritto a febbraio.
L'Osservatorio, si propone di favorire la collaborazione tra le forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato), l'Agenzia delle dogane e le società e aziende maggiormente esposte al fenomeno (Ferrovie dello Stato, Telecom, Enel e Anie - Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche).
L'interruzione di pubblici servizi essenziali come il trasporto ferroviario, l'energie elettrica e le telecomunicazioni sono le conseguenze dei furti di rame che sempre più interessa alla criminalità sia per il notevole guadagno che per la facilità di rubarlo.