Gabriele Rossetti vince la medaglia di bronzo ai Mondiali di tiro a volo
Il giovane tiratore delle Fiamme oro Gabriele Rossetti non finisce di stupire e a soli 20 anni conquista la medaglia di bronzo individuale e l'argento a squadre nello skeet ai Campionati del mondo di tiro a volo appena conclusi a Lonato del Garda (Brescia).
Il portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, fresco del titolo di campione italiano, data la sua età sarebbe ancora uno juniores, ma il commissario tecnico della nazionale azzurra Andrea Benelli lo ha voluto subito tra i senior, perché vede in lui un grande potenziale.
Convinzione supportata dai grandi risultati che Gabriele ha ottenuto negli ultimi due anni da junior: oro europeo l'anno scorso a Sarlospuszta (Ungheria) e quest'anno a Maribor (Slovenia), e in mezzo anche l'oro al mondiale di Granada (Spagna).
In virtù di questi risultati il giovane poliziotto è stato convocato anche per la gara di Coppa del mondo, svolta a Gabala (Azerbaigian), dove ha conquistato un bellissimo terzo posto tra i senior.
A Lonato Gabriele ha gareggiato come un veterano, tenendo testa ai più grandi interpreti dello skeet mondiale. Ha iniziato con un 74/75 nelle qualifiche della prima giornata, chiudendo al terzo posto dietro a due mostri sacri come lo statunitense Vincent Hancock (oro olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012 nonché già due volte campione del mondo) e il francese Anthony Terras (Bronzo a Pechino 2008 e argento mondiale), che in questo mondiale ha eguagliato il record del mondo.
La battaglia per l'oro è stata risolta dallo spareggio tra i due mostri sacri, vinto da Hancock, che così ha fatto sua la terza corona iridata.
Dopo lo spareggio a sei per aggiudicarsi i quattro posti residui della semifinale, Rossetti è arrivato in finale, terminata con il vittorioso (15-14) medal match per il bronzo contro il danese Jesper Hansen, campione del mondo a Lima (Perù) nel 2013.
"Questa medaglia rappresenta tantissimo per me - ha detto il tiratore delle Fiamme oro - Da due anni a questa parte mi sono dedicato al tiro con tutto l'impegno possibile. Mi sono prefissato degli obiettivi e ho lavorato duramente per realizzarli, rinunciando a tantissime cose che normalmente fanno i miei coetanei. Però è questo che voglio e la fatica si sente meno. Ho la grande fortuna di poter contare sul sostegno e l'aiuto di due grandi campioni, mio padre (Bruno Rossetti, bronzo ai giochi di Barcellona 1992 e allenatore della Francia di Terras, ndr) e il ct azzurro Andrea Benelli (Campione olimpico ad Atene 2004, ndr). Seguo i loro consigli alla lettera e i frutti si vedono".
Gli altri azzurri dello skeet, Gigi Lodde e Valerio Luchini, hanno finito entrambi a 120 punti, che sommati ai 122 di Gabriele hanno portato la squadra italiana alla medaglia d'argento con 362 tunti complessivi, dietro alla Francia (364) e davanti agli Stati Uniti (360).