Gela: arrestati tre boss, sventata faida
La Polizia di Stato di Caltanissetta, con l'arresto di tre boss, ha sventato il pericolo di una guerra tra clan per la "reggenza" dei clan mafiosi della zona di Gela.
Tutto ha origine dal boss Roberto Di Stefano, sino al luglio 2013 indiscusso capo famiglia legato agli Rinzivillo, storici reggenti gelesi. Nel 2013 Di Stefano, probabilmente pressato dalle indagini degli investigatori, decide di diventare collaboratore di giustizia.
In realtà tale collaborazione è il frutto di una strategia mirata a sviare l'attenzione della Polizia sul clan perché, di fatto, Di Stefano aveva continuato a delinquere soprattutto mettendo in atto estorsioni, attraverso la sua longa manus rappresentata da Nicolò Piero Cassarà, uno dei tre arrestati di oggi. La situazione si è complicata quando il nipote del boss Di Stefano, Davide Pardo, dopo il "pentimento" dello zio, assume il controllo del clan tentando la scalata.
In carcere sono finiti quindi zio, nipote e collaboratore dello zio. Durante la perquisizione domiciliare, la Polizia ha sequestrato a Di Stefano un fucile, 4 pistole e numerose cartucce.
(modificato il 01/07/2014)