I primi direttori dei servizi di Polizia
Dopo la legge che riordinò la PS, estendendone i poteri e le competenze su tutto il territorio italiano, la direzione dei servizi di polizia fu affidata a prefetti e questori con una delega di coordinamento, che di fatto conferiva a quell'incarico una sfera di autonomia condizionata dalla dipendenza dal segretario generale del ministero dell'Interno. Questa prassi si protrasse dal 1859 al 1887, anno in cui fu istituito definitivamente il rango di Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
In questo periodo, con la sola parentesi del 1861, anno in cui fu data alla direzione della Pubblica Sicurezza la formale ma provvisoria fisionomia di direzione generale, si succedettero alla guida della polizia i seguenti funzionari:
Domenico Migone (1859), Angelo Boron (1860-61 e poi nel 1863), Edoardo Fontana (1862), Oreste Biancoli (1864), Antonio Binda (1865), Nicola Amore (1866), Giuseppe De Ferrari (1867), Francesco Gloria (1868-1869), Giuseppe Sensales (dal 1870 al 1874), Onofrio Galletti (1875), Ferdinando Ramognini (1876 e 1879), Giuseppe Rossi (1877), Luigi Berti (1878), Giovanni Bolis (dal 1879), Ottavio Lovera di Maria (dal 1883 al 1885) Bartolomeo Casalis (dal 1885 al 1887).
Tre di loro, Berti che fu il primo Direttore Generale, Ramognini e Sensales, furono chiamati di nuovo a dirigere la Pubblica Sicurezza dopo la definitiva istituzione della direzione generale (1887)
Meritano di essere ricordati, in particolare, le figure di Nicola Amore, Giovanni Bolis, Ottavio Lovera di Maria, Bartolomeo Casalis, sotto la cui guida furono fatti passi decisivi nella modernizzazione della Pubblica Sicurezza.
(modificato il 02/05/2019)