In manette i "rapinatori-pendolari" di orologi preziosi
Partivano da Napoli come tanti onesti lavoratori, per andare in trasferta, solo che erano specializzati nel rapinare orologi di valore. Al termine dell'operazione "Trasferta" gli agenti della Squadra mobile di Roma, in collaborazione con i colleghi di Napoli, li hanno arrestati.
Si tratta di tre pluripregiudicati di 28, 29 e 50 anni, originari del capoluogo campano, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di una serie di rapine effettuate nello scorso novembre a Milano ai danni di possessori di orologi preziosi, per un valore di oltre 100mila euro.
L'azione dei poliziotti è stata rapida e mirata, raggiungendo i criminali nel cuore della notte all'interno delle loro abitazioni a Napoli.
I malviventi arrivavano a destinazione a bordo di un'auto e, grazie anche alle segnalazioni di alcuni basisti, si muovevano nelle zone migliori, frequentate da persone facoltose. Dopo aver individuato la vittima, la seguivano a bordo di motorini rubati per l'occasione. Al momento opportuno agivano molto velocemente: si affiancavano alla vettura del malcapitato e lo rapinavano strappandogli violentemente il prezioso orologio.
L'indagine è della Mobile di Roma, che stava già indagando su questo genere di rapine e che nei giorni scorsi aveva già arrestato due persone. Sono partiti dall'analisi dei tabulati telefonici delle zone in cui sono state commesse le rapine, arrivando ad individuare anche i tracciati dei presunti responsabili.
Le deposizioni di testimoni e vittime hanno infine contribuito a dimostrare la colpevolezza dei tre soggetti.
Almeno tre le rapine attribuite al gruppo criminale, anche se gli investigatori stanno indagando ancora su episodi analoghi avvenuti in altre città italiane.
La base logistica della banda era nei quartieri spagnoli di Napoli, dove i rapinatori progettavano i colpi protetti dalla connivenza di parenti e conoscenti.
Dall'indagine è emerso che il capo del gruppo si muoveva con documenti falsi per eludere eventuali controlli della polizia in quanto già destinatario di un mandato di arresto.