In ricordo di Luigi Calabresi
Il 17 maggio del
1972, intorno alle 9.15, il commissario della Polizia Luigi Calabresi - addetto all'Ufficio politico della questura di Milano - veniva assassinato
con due colpi di revolver esploso alle sue spalle da un giovane mentre era intento ad aprire la sua auto. Sono trascorsi 36 anni dal suo omicidio e
anche quest'anno viene rinnovato il ricordo di questo servitore dello Stato dimenticato per troppo tempo.
Fu il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, consegnando al figlio Mario (il 14 maggio del 2004) la medaglia d'oro alla memoria,
riuscì in qualche modo a recuperare la memoria e a colmare un vuoto durato 32 anni.
Il commissario è stato ricordato nella trasmissione televisiva "La storia siamo noi" di Gianni Minoli in onda su Rai Educational che ha
rinnovato il ricordo dell'impegno e del sacrificio di un funzionario esemplare in un periodo difficile della nostra Repubblica come quello degli
anni di piombo.
Il tributo al commissario Calabresi è "un omaggio non solo alla limpida quotidianità di un servitore dello Stato, ma anche alla
eredità morale e umana che ha lasciato a quanti hanno a cuore l'integrità delle istituzioni e del vivere civile". Queste le parole
contenute in una nota che il capo dello Stato ha voluto inviare al giornalista Gianni Minoli.
Mario Calabresi figlio del commissario giornalista e scrittore, ha pubblicato un libro "Spingendo la notte più in là" dedicato al
padre e alle altre vittime del terrorismo; per non dimenticare il punto di vista, forse meno scabroso ma sicuramente più doloroso, delle
vittime e dei suoi familiari.
(modificato il 15/11/2008)