Interpol: un vertice per la storia

Si aprirà lunedì 5 novembre a Roma l'81esima Assemblea generale dell'Interpol, l'organizzazione internazionale della polizia criminale. L'appuntamento andrà avanti fino a giovedì e ospiterà i ministri di Giustizia, Sicurezza e Interno di 103 Paesi, oltre 170 polizie provenienti da tutto il mondo, mille delegati delle forze dell'ordine. Sono questi i numeri dell'81esima Assemblea generale dell'Interpol che avrà inizio lunedì 5 novembre a Roma e andrà avanti fino a mercoledì. "Ognuno di questi numeri è un record mondiale - spiega il capo della polizia italiana Antonio Manganelli -. Dobbiamo ringraziare l'Interpol perché è riuscita a realizzare un vero coordinamento tra forze di polizia di tutto il mondo e a rendere produttivo il loro lavoro".

"Le sfide poste alla polizia dal fenomeno della violenza criminale contemporanea" sarà il tema dell'Assemblea. I capi delle Polizie aderenti a Interpol e alti funzionari delle forze dell'ordine di tutto il mondo, si riuniranno per discutere delle sfide cruciali che il fenomeno della violenza criminale contemporanea pone alla polizia e della condivisione delle migliori pratiche maturate a livello nazionale e internazionale.

È la terza volta, che l'Italia ospita l'Assemblea generale, dopo averlo fatto nel 1954 e il 1994. "L'Italia - dice il segretario generale di Interpol Ronald K. Noble - ha fatto un ottimo lavoro organizzativo. Se l'assemblea si fosse svolta in un altro Paese di certo non avremmo avuto tutto questo successo". Già lunedì alle 9 è prevista la riunione ministeriale "Le sfide poste alla polizia dal fenomeno della violenza criminale contemporanea". "Verrà affrontato il tema della violenza - spiega Manganelli - dal punto di vista della criminalità, del terrorismo e della tratta di esseri umani". Spazio anche al contrasto alla cyber criminalità. "A Singapore - spiega il presidente uscente Khoo Boon Hui - abbiamo creato un nuovo direttorio. Si parlerà anche dei risultati raggiunti, di novità e nuove strategie di innovazione".

Si parlerà inoltre di criminalità organizzata. L'Italia presenterà due risoluzioni sull'argomento. "Se è vero che il nostro Paese esporta criminalità organizzata è anche vero che esporta metodo di contrasto - sottolinea Manganelli -. È importante condividere con i Paesi di altri continenti strumenti e strategie. Senza la propulsione dell'Interpol non saremmo arrivati a condividere risultati così importanti".

Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento il prefetto Manganelli è stato sollecitato anche sul cosiddetto calcio scommesse: il capo della Polizia ha sottolineato come "le indagini stanno proseguendo in modo produttivo con diverse procure della Repubblica e in sinergia con l'Interpol". Manganelli ha poi ceduto la parola al suo vice Francesco Cirillo che ha spiegato come la Polizia abbia "creato due organismi, uno informativo e l'altro operativo, per aggredire il fenomeno".