La Bandiera della Polizia di Stato
Nella propria Bandiera nazionale la Polizia di Stato sintetizza il senso più alto dei propri valori, della propria identità e della propria tradizione. Polizia di Stato e Bandiera sono intimamente connessi e come tali destinati all'indissolubilità.
La Bandiera nazionale, nella foggia stabilita dall'art.12 della Costituzione della Repubblica Italiana, è il massimo riconoscimento istituzionale per ogni Corpo o Arma dello Stato per i suoi appartenenti e per il ricordo dei suoi Caduti.
Il percorso che porta alla concessione della Bandiera alla Polizia di Stato si inserisce nelle alterne vicende storiche che scandiscono nei decenni l'evoluzione dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza.
La prima concessione della Bandiera nazionale è datata 4 giugno 1922.
Il Vessillo nazionale fu consegnato durante la Festa dello Statuto dal Re Vittorio Emanuele III al Corpo della Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza, istituita alla fine del 1919, in una cerimonia nella caserma “Macao” di Roma.
Dopo lo scioglimento della Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza -disposto con Regio Decreto n° 1680 del 31 dicembre 1922 - quel Vessillo era versato all’Armeria Reale di Torino da dove, sottratto all’oblio dal proseguire del tempo, il 12 dicembre 2019, nel corso di una solenne cerimonia, dopo aver ricevuto gli onori della Scuola Superiore di Polizia (già Scuola Ufficiali e Sottufficiali del Corpo della Regia Guardia per la P.S.) ed aver "abbracciato" tutti i caduti della Polizia onorati nel Sacrario della Scuola, è stato definitivamente collocato nel Sacrario delle Bandiere, all’interno del Complesso del Vittoriano a Roma. Qui, tra altri Vessilli custoditi, può essere ammirata con la successiva Bandiera, che era nuovamente riconosciuta nel 1930 alla Polizia.
Infatti, il ricostituito Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza dovette attendere 5 anni per potersi nuovamente fregiare di una propria Bandiera nazionale, che veniva concessa con Regio Decreto del 26 settembre 1930.
La stessa Bandiera onorava il Corpo che, nel 1944, si vedeva riassegnare l’originale denominazione di Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, istituito nel 1852
Con la proclamazione della Repubblica Italiana, poiché il drappo e il puntale venivano adeguati al nuovo ordinamento, gli stessi erano versati al Sacrario
Nel 1981 con il Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, le bandiere appartenenti e le decorazioni concesse al Corpo delle guardie di pubblica sicurezza e al Corpo della polizia femminile sono attribuite alla Polizia di Stato.
Dal 18 febbraio 2003 la Bandiera è affidata in custodia al Centro Polifunzionale – Scuola Tecnica della Polizia di Stato di Roma.
- Concessione dell'uso della Bandiera nazionale all'Accademia del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (D.P.R. 29 dicembre 1964, n. 1568). Oggi la Bandiera è custodita presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma.
- Concessione dell'uso della Bandiera nazionale al Raggruppamento Squadroni del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (D.P.R. 28 setto 1965, n. 1272). Oggi la Bandiera è custodita al Centro di Coordinamento dei Servizi a Cavallo e Cinofili di Ladispoli (RM).
- Concessione alla Scuola Sottufficiali di Pubblica Sicurezza dell'uso della Bandiera nazionale (D.P.R. 24 maggio 1974, n. 275). Oggi la Bandiera è custodita all'Istituto per Ispettori della Polizia di Stato di Nettuno (RM).
(modificato il 06/04/2022)