Legalità: un rap per combattere la mafia

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" …'U tagghiamu'stu palluni…!!?" ("lo tagliamo questo pallone..!!?"), una velata minaccia che tutti i ragazzi di Palermo che giocano a pallone per strada conoscono bene, è diventata un brano rap che ha vinto il "Premio speciale per l'impegno civile" nell'ambito della 10a edizione del "Premio videoclip italiano". Il filmato, realizzato con il patrocinio della questura di Palermo e della fondazione "Progetto legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia", promuove la lotta alla criminalità organizzata.
Immagini e parole, in dialetto siciliano, per far percepire cosa sono la prepotenza, la costrizione, il pizzo, la mafia, per far vivere la storia di uno come tanti, che nasce e cresce a Palermo, da "quannu è nnicu" (da quando è piccolo) a quando comprende che si può fare qualcosa per gli altri. Gli autori sono i Combomastas, ragazzi palermitani che raccontano, attraverso la musica hip-hop, la vita dei ragazzi nelle borgate del capoluogo siciliano.
L' "intimidazione" ripresa dal titolo della canzone - spiegano i Combomastas - significa metaforicamente "mortificare le speranze e l'indole dei bambini che amano giocare in libertà" così come, a distanza di anni, è possibile che codici mafiosi più diretti cercheranno di condizionare le libertà individuali dei ragazzi che diventano adulti. Il video, premiato il 19 novembre all'università Iulm di Milano, è stato prodotto dalla società "Zerocento" di Palermo e diretto dal regista Armando Trivellino.
Tra i protagonisti, oltre ai Combomastas, anche l'attore Sasà Salvaggio.

19/11/2008
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