Mafia: azzerato l'arsenale della "Stidda"
Con l'operazione "Reset" gli agenti della Squadra mobile di Ragusa, in collaborazione con quelli del commissariato di Vittoria, hanno arrestato due appartenenti alla famiglia Ventura, riconducibile al clan "Carbonaro-Dominante" della Stidda vittoriese.
Si tratta dei figli dello storico boss Filippo Ventura, in prigione da tempo, nonché nipoti del reggente Giambattista Ventura, detto Titta, in carcere dallo scorso febbraio.
Ad una terza persona, già detenuta, è stato notificato in carcere un provvedimento di custodia cautelare. L'uomo era stato arrestato in flagranza di reato nell'ottobre scorso, quando fu trovato in possesso di numerose armi, alcune della quali con matricola abrasa o provenienti da furto.
In quell'occasione furono trovati e sequestrati (Video) tre fucili dotati di congegni di puntamento ottici per il tiro di precisione, un fucile a pompa con puntamento laser, una carabina, un mitra, tre pistole, una penna-pistola, un giubbotto antiproiettile, materiale per fabbricazione di esplosivi, polvere da sparo, una pressa per il confezionamento delle cartucce e un migliaio di munizioni.
Grazie alle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, gli investigatori sono riusciti a provare come tutto il materiale rivenuto fosse, in realtà, nella piena e pronta disponibilità del clan Ventura e in particolare dei tre indagati.
Con l'arsenale sequestrato sono state effettuate rapine, tentati omicidi ed estorsioni; sono inoltre in corso accertamenti per stabilire se le armi siano state utilizzate anche per omicidi e attentati a rivali del clan per il controllo della cittadina di Vittoria.