Mafia: Traffico di droga fra Colombia e Italia, 50 fermi.
Dalle prime ore dell'alba è in corso un'importante operazione, condotta dalla Polizia di Trapani e
Palermo, tesa al contrasto del traffico internazionale di stupefacenti. L'attività , svolta congiuntamente alla Guardia di
Finanza, ha già portato all'arresto di diverse decine persone, tra i quali esponenti di spicco della criminalità
italiana e straniera, tutti accusati dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed associazione a delinquere finalizzata al traffico
internazionale di sostanza stupefacente. L'operazione giunge a conclusione di una lunga ed articolata attività
d'indagine, protrattasi per due anni e coordinata dalle Direzioni Distrettuali Antimafia competenti, focalizzata sui rapporti tra
"Cosa Nostra" mazarese ed esponenti della "ndrangheta" calabrese del versante ionico
reggino; gli sviluppi investigativi hanno permesso di accertare che i due gruppi avevano organizzato un vero e proprio consorzio per il traffico di
cocaina proveniente direttamente dalla Colombia. I contatti con gli esponenti dei cartelli del narcotraffico colombiano erano curati dagli uomini
delle "famiglie calabresi". Nell'imponente giro illegale posto in essere dalle varie associazioni
criminali, le indagini hanno permesso di accertare il fattivo coinvolgimento di due latitanti e di un esponente di spicco della famiglia mafiosa di
Salemi (TP) Salvatore Miceli, risultato poi essere incaricato direttamente dai vertici di Cosa Nostra nella gestione del traffico di stupefacenti. La
cocaina, una volta "importata", veniva immessa sul mercato in piccole quantità e la distribuzione era affidata
agli spacciatori locali. Nel corso delle numerose perquisizioni, oltre al sequestro di importante materiale probatorio, la Polizia di Stato ha
rinvenuto 220 Kg. di cocaina ed è riuscita ad individuare anche un'abitazione rurale dove il Miceli custodiva,
lavorava e smerciava la sostanza stupefacente.
30/05/2003