Mafia e amministratori pubblici: 32 arresti a Reggio Calabria
Avevano il controllo delle attività economiche e della gestione degli appalti pubblici del comune di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, gli appartenenti alla cosca di 'Ndrangheta dei Mazzaferro arrestati questa mattina dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno, coordinati dal Servizio centrale operativo di Roma.
Sono finite in manette 32 persone, mentre 3 ordinanze di custodia cautelare sono state notificate direttamente in carcere. Altre cinque persone sono attualmente ricercate. Tra gli arrestati anche un agente di polizia bloccato dai suoi stessi colleghi.
Le accuse sono di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla detenzione e porto di armi e traffico di sostanze stupefacenti, ad acquisire il controllo del territorio e delle relative attività produttive, delle attività economiche, delle concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici, di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali, con l'aggravante dell'utilizzo delle armi.
L'ascesa della cosca risale proprio alle elezioni svoltesi a Marina di Gioiosa Jonica il 13 e 14 aprile 2008, quando il gruppo mafioso appoggiò la candidatura del sindaco durante la campagna elettorale, dalle fasi organizzative alla ricerca dei voti, fino ad arrivare al piantonamento e al presidio dei seggi elettorali da parte degli esponenti della famiglia Mazzaferro, al fine di esercitare pressioni sui votanti.
La vittoria riportata con l'elezione del sindaco, anch'esso arrestato insieme al alcuni assessori, ha sancito il passaggio dall'attività tradizionale del gruppo criminale all'egemonia sugli appalti pubblici grazie al controllo dell'intera amministrazione comunale.
L'indagine, denominata "Circolo Formato", è fondata sulle intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché sui servizi di appostamento ed osservazione svolti dagli agenti.
Le conversazioni intercettate hanno consentito anche di svelare l'organigramma della cosca e la carica rivestita da ciascun componente della stessa, grazie alla documentazione di un evento eccezionale per gli appartenenti al gruppo: il battesimo di due nuovi associati da parte degli affiliati, riunitisi "a circolo formato" (da cui il nome dell'operazione).
All'esecuzione delle ordinanze hanno collaborato gli uomini del Reparto prevenzione crimine Calabria e del Reparto mobile di Reggio Calabria.