Manganelli: "la sicurezza non è un costo ma un investimento"

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Il capo della Polizia, Antonio ManganelliSi è svolto oggi a Roma, nella sala conferenze dell'Ara Pacis, il convegno "Il ruolo degli ITS per la sicurezza stradale", sul tema dell'impatto delle nuove tecnologie (Intelligent transport systems) sulla sicurezza dei trasporti.

Una riflessione sul contributo che gli ITS possono dare, in linea con la Direttiva europea entrata in vigore il 26 agosto 2010 e con la strategia delineata dal libro bianco sui trasporti pubblicato il 28 marzo scorso, con l'obiettivo di definire le azioni nazionali in materia.

Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, intervenuto in video conferenza al convegno organizzato da TTS Italia, ha aperto il suo intervento ringraziando l'Associazione nazionale della telematica per i trasporti e la sicurezza: "Ci gratifica essere partner in queste iniziative accanto a tutte le organizzazioni come TTS che compongono la grande squadra dello Stato che ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni della sicurezza stradale".

"La polizia stradale ha capito che le pattuglie sul territorio realizzano solo parte della sicurezza, che oggi viene affidata all'integrazione degli interventi della tecnologia e di tutte quelle strutture, che nel rispetto dei ruoli, hanno una funzione e danno un contributo al risultato finale. La sicurezza non è un costo sociale ma un investimento perché migliora le condizioni e la qualità di vita delle persone"

Il prefetto ha precisato che "La sicurezza della strada è una parte del concetto più generale di sicurezza partecipata, che coinvolge tutti coloro che nell'ambito delle proprie funzioni possono dare un contributo al raggiungimento del miglioramento delle condizioni di sicurezza, anche della strada".

Manganelli ha poi sottolineando che "oggi bisogna parlare di sicurezza civica, raggiungere la tranquillità sociale attraverso la partecipazione dei cittadini alla vita sociale, perché ognuno può dare il proprio contributo nel suo campo".

I risultati del lavoro svolto dalla polizia stradale sono tangibili e confortanti portando a "una riduzione del 18,1 per cento degli incidenti con lesioni e del 40 per cento dei morti: da 7096 nel 2001 a 4200 nel 2009, quasi 3 mila vite umane salvate".

"Lo straordinario lavoro fatto dalla Polizia stradale - ha aggiunto il capo della Polizia - ha portato ad una riduzione del 18,1 per cento degli incidenti con lesioni e del 40 per cento dei morti: da 7.096 nel 2001 a 4.200 nel 2009, quasi 3 mila vite umane salvate".

Il prefetto Manganelli ha concluso il suo intervento con una dichiarazione d'intenti per il futuro: "Per i prossimi anni - ha continuato il capo della Polizia - TTS e polizia stradale si pongono un obiettivo che rientra nel programma europeo 2011-2020: l'utilizzo della tecnologia per migliorare la sicurezza stradale, la realizzazione di infrastrutture adeguate, il miglioramento della sicurezza dei veicoli, il perfezionamento dei servizi di assistenza post incidente, una maggiore attenzione per gli utenti più fragili come i pedoni e i ciclisti, il miglioramento dell'educazione stradale e della formazione degli utenti della strada".

E proprio per diffondere la cultura della sicurezza "la polizia stradale sta lavorando molto sulla formazione degli utenti con progetti come "Il poliziotto un amico in più" e "Icaro" per creare un modello di guidatore giovane, perché è sui giovani che bisogna lavorare, e il nostro modello è stato sposato anche dall'Europa, che ha avviato il progetto Icarus".

15/06/2011
(modificato il 20/06/2011)