Manganelli: due giorni di legalità e sicurezza in Puglia

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Il Capo della polizia, Antonio ManganelliDue giorni densi di impegni in provincia di Foggia per il capo della Polizia Antonio Manganelli.

Una tavola rotonda su "sicurezza e legalità" e l'inaugurazione della nuova sede del Commissariato di Lucera. Questi gli eventi principali del viaggio in Puglia del Prefetto.

Ieri pomeriggio il capo della Polizia Antonio Manganelli si è recato in Puglia per partecipare ad importanti avvenimenti che concretizzano la presenza della Polizia di Stato nei comuni di Monte Sant'Angelo e Lucera, in provincia di Foggia.

Un convegno per la legalità

Il "percorso" è partito dalla città di Monte Sant'Angelo, con una messa in onore dei caduti della Polizia di Stato officiata alle 17, nella basilica di San Michele Arcangelo, patrono delle polizia, proprio per ricordare tutte le donne e gli uomini che hanno fatto della sicurezza il loro impegno di vita.

Dopo la celebrazione del rito religioso, alle 18.30 presso l'Auditorium delle Clarisse, il capo della Polizia - insieme al prefetto di Foggia Antonio Nunziante e il sindaco di Monte Sant'Angelo Andrea Ciliberti - hanno analizzato le problematiche più sensibili dei territori pugliesi, in un incontro dibattito sul tema "sicurezza e legalità". Gli interventi dei relatori sui temi nevralgici della criminalità pugliese sono stati moderati dal giornalista Ernesto Tardivo, capo redattore di uno dei quotidiani più rappresentativi del sud Italia, la "Gazzetta del mezzogiorno".

Ed è proprio per arginare la scia degli episodi criminosi che negli ultimi anni si sono consumati in Puglia che il prefetto Antonio Manganelli ha parlato di come lo Stato ha predisposto le adeguate strategie di contrasto, collocando nuove forze di polizia nei comuni dove la criminalità organizzata è più attiva.

A margine del convegno il prefetto Manganelli nel commentare l'approvazione del decreto sicurezza ha affermato: "Questa è una legge che ha previsto una serie di quelli che un tempo erano auspici del giudice Falcone e che sono stati portati avanti da altre persone, da ultimo dal procuratore nazionale antimafia Grasso".

Nel commentare poi l'inasprimento del regime carcerario del 41 bis, riservato ai condannati per mafia, il capo della Polizia ha aggiunto: "Sono norme che mirano a migliorare le condizioni di sicurezza del nostro Paese e quindi direttamente agiscono anche per togliere linfa alle organizzazioni criminali".

Alle melodie del concerto della fanfara del reparto a cavallo della Polizia di Stato, è stato affidato il compito conclusivo di allietare le ultime ore dell'intensa giornata in terra di Puglia del capo della Polizia, consentendo ai cittadini che hanno partecipato all'evento di ammirare anche le auto storiche dell'Istituzione esposte, insieme alla Lamborghini "Gallardo".

Un nuovo commissariato per Lucera

Stamattina, intorno alle 10, il capo della Polizia ha partecipato, nel comune di Lucera, all'inaugurazione della nuova sede del Commissariato di pubblica sicurezza "Lucera": la migliore risposta che le istituzioni possano fornire alle cosche mafiose, con la presenza delle forze dell'ordine.

Il prefetto Manganelli e il questore di Foggia Bruno D'Agostino hanno ricevuto, con gli onori di un picchetto in armi, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che ha salutato le autorità intervenute. La nuova struttura è stata ritualmente benedetta dal vicario del vescovo di Lucera, don Ciro Fanelli; e dopo l'augurale taglio del nastro è avvenuta la visita delle autorità ai nuovi locali del Commissariato.

Durante la breve cerimonia il prefetto Manganelli ha ricordato come questa iniziativa sia "una risposta concreta alle esigenze di sicurezza dei cittadini sul territorio".

L'inaugurazione della nuova struttura è anche l'occasione per il capo della Polizia per consegnare un riconoscimento, più che ambito per un appartenente di polizia, ad Alfonso Voza che l'8 giugno appena trascorso ha compiuto cento anni. L'assegnazione di una targa ricordo per Voza, classe 1909, rappresenta il premio dell'istituzione-polizia ai 40 anni di servizio prestato dall'uomo presso il Commissariato di pubblica sicurezza di Cerignola; ma ancor più al secolo di vita vissuto da Alfonso. Sarà la giornalista Michela Magnifico, nipote di Alfonso, a ricevere il riconoscimento per il nonno. Era stata sempre lei a sollecitare - con una lettera al prefetto Manganelli - un riconoscimento che consegnato di persona avrebbe fatto grande piacere all'anziano.

03/07/2009
(modificato il 04/07/2009)