Manganelli: insieme per la sicurezza
"In Italia, un reato su tre è commesso da immigrati clandestini mentre il tasso di criminalità degli immigrati regolari è pari a quello degli italiani residenti". Lo ha detto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, intervenuto ieri mattina alla Scuola di specializzazione interforze a Roma per la chiusura dell'anno accademico. Per quanto riguarda determinati reati predatori, ad esempio i borseggi, e in certe aree del Paese "la percentuale di clandestini che li commettono arriva anche al 60-70-80 per cento". E secondo il prefetto Manganelli questi sono dati che incidono sulla sicurezza reale.
In Italia ci sono temi di cui è difficile parlare senza scatenare reazioni opposte - ha proseguito il capo della Polizia - "tra questi ci sono l'immigrazione ed anche il rapporto tra polizia giudiziaria e magistratura". Ma la sicurezza urbana non comprime la sicurezza pubblica e i poteri concessi ai sindaci in materia di sicurezza urbana non invadono il campo delle forze di polizia. "Il decreto Maroni" ha spiegato Manganelli "premette che l'ordine e la sicurezza pubblica sono di competenza della Polizia di Stato, mentre il sindaco interviene nei casi di disagio sociale, rimuovendo le condizioni di degrado che favoriscono comportamenti delinquenziali. Si tratta di due attività complementari che devono camminare insieme".