Marcianise, palestra di legalità
Un giorno dedicato ai valori dello sport e della
legalità, un giorno per spiegare alla gente che significa essere poliziotti in una terra "difficile" come Marcianise. E lo fa per primo il
capo della Polizia Alessandro Pansa che è venuto in questa città in provincia di Caserta per inaugurare una palestra di boxe, la
nuova sezione giovanile pugilistica delle Fiamme oro. Un luogo simbolo di riscatto
sociale per decine di ragazzi che hanno scelto lo sport come una possibilità in più per condurre una vita normale e per vincere la
battaglia al radicamento sociale delle mafie.
"L'interesse che noi abbiamo per questo territorio - ha detto il prefetto Pansa - non si esaurisce solo con il contrasto all'illegalità,
nell'attività di prevenzione del crimine e quindi di tutti i fenomeni ad essi associati, compreso quello della 'Terra dei fuochi'. Ci stiamo
cimentando in un campo diverso, che è quello della prevenzione precoce, avvicinando i giovani alla legalità con lo sport. Così
crescendo saranno loro stessi i portatori di valori sani e i fenomeni anche di inquinamento del territorio tenderanno a sparire".
Pansa: "campioni di sport e di legalità"
Non è solo, il prefetto Pansa: insieme a lui i campioni delle Fiamme oro - il gruppo sportivo della Polizia di Stato - Roberto Cammarelle, Domenico
Valentino, Jessica Rossi, Martina Grimaldi, oltre alla squadra di rugby che milita nella massima serie nazionale. E tanti, tantissimi ragazzi,
perché la palestra di boxe che si inaugura è all'interno del liceo "Federico Quercia" di Marcianise.
"La palestra inaugurata questa mattina sarà un luogo di riferimento per Marcianise e per l'intero territorio. Ed è un luogo che la
Polizia di Stato offre ai giovani perché si incontrino, discutano, e si allenino secondo i valori di riferimento dello sport, che sono il
rispetto per l'avversario e la capacità mentale di superare le sconfitte. Questa palestra è un simbolo, perché serve anche a
far capire ai cittadini che, in queste zone, il contributo della Polizia di Stato non si limita solo al contrasto alla criminalità
organizzata, ma mira a creare campioni di sport e di legalità".
Per la Polizia di Stato è una giornata straordinaria, per gli studenti una giornata di festa, ed è anche l'occasione di ritorno a
casa per una cinquantina di poliziotti, tutti originari della città campana, tutti invitati a fare da testimonial per i ragazzi, per
spiegare loro l'orgoglio di appartenere a un'istituzione come la Polizia. Nel corso della mattinata la Scuola superiore di polizia, diretta da Roberto Sgalla, si è collegata con la struttura
di Marcianise per un saluto e per presentare ai ragazzi le attività della Scuola.
La casa del pugilato
Da tempo Marcianise è diventata la casa del pugilato italiano, ed ha una lunga tradizione di medaglie olimpiche. Qui sono passati tanti campioni e ora ci sono anche tanti ragazzi, una
trentina, alcuni dei quali "a rischio", diretti dall'atleta delle Fiamme oro Antonio Brillantino, affiancato dal collega Francesco Rossano.
Naturalmente il gruppo del pugilato è al gran completo: oltre ai reduci dai campionati mondiali Roberto Cammarelle e Domenico Valentino, quest'ultimo idolo locale, ci
sono anche i tecnici Domenico Filippella e Michele Caldarella, i consiglieri della federazione di pugilato, Angelo
Musone, anch'egli di Marcianise e olimpionico a Los Angeles, oltre all'ex Fiamme oro Clemente Russo.
Il progetto continua
Alla manifestazione di oggi è stato scoperto un busto in bronzo e una targa per onorare la memoria di Antonio Manganelli
che per primo si occupò del progetto di Marcianise, e che amava partecipare a tutti gli incontri dei suoi "Ragazzi con i guantoni". L'inziativa è stata
promossa ora con entusiasmo dall'attuale capo della Polizia Alessandro Pansa, che ha voluto rendere questa giornata un vero e proprio evento.
"Con la cerimonia di oggi - ha detto Pansa - si apre una nuova pagina fortemente voluta da Antonio Manganelli, tra i promotori del progetto, in cui la formazione dei
ragazzi si coniuga con il valore della legalità di cui è portatore la Polizia di Stato e quelli dello sport. Un progetto fondamentale
in una terra martoriata dalla camorra che non poteva mancare in una città che, oltre ad essere capitale del pugilato, ha fornito tante
risorse in termini di uomini alla Polizia''. ''Manganelli, che ha fatto tanto per questa terra, l'aveva capito molto bene - ha concluso - Ai nostri
ragazzi dobbiamo comunque chiedere scusa per il mondo che gli abbiamo lasciato, starà a loro cambiarlo".
Chi c'era all'inaugurazione
Una giornata dedicata alla legalità dunque, grazie anche alla presenza del prefetto Pansa, del vice capo della Polizia Francesco Cirillo,
del capo della segreteria del Dipartimento di pubblica sicurezza Enzo Panico, dei vertici territoriali della Polizia di Stato della Campania, del
prefetto e del questore di Caserta, rispettivamente Carmela Pagano e Giuseppe Gualtieri, del responsabile delle Fiamme oro Francesco Montini, oltre
a numerosi magistrati, tra cui Giovanni Colangelo, procuratore della Repubblica di Napoli. A moderare il cronista di punta del giornalismo sportivo
Fabio Caressa, molto conosciuto dai giovani e con un passato nella boxe, sport al quale è rimasto legato.
La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con un simpatico siparietto: gli atleti delle Fiamme oro hanno donato al capo della Polizia un paio di guantoni da boxe, mentre al procuratore Colangelo è stata regalata una palla da rugby.
Un messaggio forte in una terra dove non c'è solo la Camorra ma anche lo Stato, con i suoi poliziotti campioni di sport e di
legalità.
(modificato il 16/11/2013)