Matera: ''alternativa'' è anche la nuova frontiera del furto
Con l'operazione "Kyoto" la Squadra mobile di Matera ha arrestato 19 cittadini extracomunitari accusati di associazione per delinquere con lo scopo di rubare impianti fotovoltaici.
Dopo indagini durate circa 6 mesi in collaborazione con la Squadra mobile di Roma, la polizia di frontiera di Civitavecchia e del Centro di cooperazione di polizia e di dogana di Ventimiglia, i poliziotti sono giunti agli arresti rintracciando i componenti della banda in varie città oltre quelle lucane, spingendosi fino a Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Salerno e Cosenza.
Il materiale sequestrato a Civitavecchia e ad Algeciras in Spagna, è stato stimato per un valore di oltre 5 milioni di euro per 700 pannelli fotovoltaici. Questa la dinamica del traffico: la refurtiva veniva nascosta e custodita in vari depositi dei componenti della banda in Puglia, trasportata poi ai porti di Civitavecchia e Genova, veniva imbarcata per Barcellona con destinazione finale in Marocco .
Nuova nel panorama dei furti la tipologia di questa refurtiva. Singolare e alternativa proprio come l'energia che i pannelli fotovoltaici utilizzano per convertire l'energia solare, dai tetti delle nostre case a quella elettrica degli interni.