'Ndrangheta: 3 arresti per "guardiania" obbligatoria
Associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, sono i reati di cui sono accusate le tre persone raggiunte questa mattina da due ordinanze di custodia cautelare in carcere e una misura degli arresti domiciliari.
Due arresti sono stati effettuati dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, in collaborazione con gli agenti dei commissariati Gioia Tauro e Taurianova, mentre una terza persona ha ricevuto la notifica del provvedimento direttamente in carcere, in quanto già detenuto.
In particolare gli indagati cercavano di imporre condotte vessatorie nei confronti di proprietari terrieri della Piana di Gioia Tauro, costringendoli a concedere loro la guardiania dei terreni.
Si tratta di una delle più diffuse forme attraverso le quali si manifesta la 'Ndrangheta in Calabria. La vittima viene sottoposta a continui e vessanti danneggiamenti di terreni, fabbricati e colture, nonché a furti, minacce e altri reati, che terminano quando il tartassato accetta di pagare per ricevere la "protezione".
L'indagine, coordinata dalla Procura antimafia di Reggio Calabria, è una costola dell'operazione "Vecchia guardia", conclusa nel marzo scorso, grazie alla quale fu fatto emergere questo sistema di estorsioni.
In alcuni casi sono state proprio le vittime delle estorsioni ad opporsi fermamente al ricatto, avviando anzi una stretta collaborazione con la Polizia. Proprio le loro dichiarazioni, sommate ai risultati delle indagini, hanno consentito di far luce non solo sulle estorsioni nel territorio di Taurianova, ma anche in quello di Laureana di Borrello.