Nuoro: una mente "rosa" per i trafficanti dell'Isola
Scoperto dalla Squadra mobile di Nuoro un consistente traffico di droga tra la Sardegna, Corsica, Albania e Sudamerica.
Questa mattina 250 poliziotti hanno infatti portato a termine l'operazione antidroga tra Sardegna e Romagna con l'arresto di 13 persone e la denuncia di altre otto.
Gli arresti di oggi sono stati eseguiti tra Orgosolo (Nuoro), uno dei centri dove veniva organizzato lo spaccio, Alghero (Sassari), Oristano e
nelle città romagnole di Forlì, Cesena e Rimini. Sono state eseguite inoltre numerose perquisizioni con il sequestro anche di due fucili
clandestini.
L'indagine è iniziata due anni fa quando una pattuglia della polizia, a Orani (Nuoro), ha sequestrato ad uno spacciatore oltre 260 grammi di
cocaina purissima. Dall'attività di intercettazione telefonica e pedinamenti gli agenti hanno fatto luce su un vasto traffico di droga,
sequestrando 30 chili fra cocaina e hashish provenienti da Corsica, Albania e Sudamerica.
I carichi di droga giungevano al porto di Olbia grazie a camionisti compiacenti e ben pagati (oltre 5 mila euro a carico).
Dalle investigazioni è emerso inoltre che gli indagati non erano tossicodipendenti e svolgevano continue compravendite allo scopo di guadagnare quanto più denaro possibile. Sono stati documentati acquisti e cessioni di stupefacenti per centinaia di chili con guadagni complessivi per oltre 500 mila euro. La cocaina veniva venduta al dettaglio a circa 90 euro al grammo, la marijuana a 3 euro e mezzo, l'eroina a 27 euro e l'hashish a 10 euro.
Nell'organizzazione criminale c'era anche una donna, moglie di uno dei capi, che teneva minuziosamente la contabilità degli affari; indicava al marito come riscuotere più rapidamente i crediti dagli acquirenti e sistematicamente gli consigliava, a volte anche rimproverandolo, di scrivere su "bigliettini" i quantitativi di droga ceduta e i soldi dovuti da ciascuno dei compratori. La donna era arrivata persino a suggerire al marito di fare un attentato contro uno dei clienti perché era in ritardo nel pagare un grosso quantitativo di cocaina.
Quattro degli uomini finiti in manette invece devono rispondere anche di una tentata rapina ai danni di un anziano possidente di Nulvi (Sassari)
conosciuto nella zona per essere benestante e per avere nella sua abitazione gioielli e molto denaro. L'attività di indagine e il continuo
monitoraggio degli indagati ha fatto emergere diversi sopralluoghi dei quattro presso l'abitazione delle vittima e l'esatto piano che i malviventi
avrebbero voluto attuare. La rapina non fu consumata perché nel momento stabilito l'anziano non era in casa.
Altri sopralluoghi erano stati fatti anche a Sassari per rapinare una gioielleria e un centro commerciale.
Le rapine, nell'intenzione dei quattro, erano finalizzate a procurarsi liquidità per l'acquisto di consistenti partite di cocaina.