Oscad a Milano per parlare di vittime dell’odio
Si è svolto questa mattina a Milano, presso l’Auditorium “Nissim” della Fondazione memoriale della Shoah, il convegno dell’Oscad “Le vittime dell’Odio”, al quale hanno preso parte il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, la senatrice Liliana Segre, e il capo della Polizia Lamberto Giannini.
L’evento è stato organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), organismo della Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza.
Il convegno fa parte del percorso di incontri dedicati al contrasto dei crimini dell’odio e alla prevenzione di ogni forma di discriminazione organizzati dall’Oscad con lo scopo di tenere alta l’attenzione sul fenomeno.
Moderatori dell’evento il dirigente della Polizia di Stato Elisabetta Mancini e la giornalista del Corriere della sera Giusi Fasano, che hanno presentato i relatori intervenuti sui diversi argomenti suddivisi in panel tematici.
In particolare, sono state trattate tematiche relative all’antisemitismo, all’odio rivolto ai portatori di disabilità (abilismo), all’omotransfobia e al bullismo.
Prima di dar spazio ai relatori hanno preso la parola, per i saluti di benvenuto, il presidente del Memoriale della Shoah, Roberto Jarach, e il prefetto di Milano, Renato Saccone.
Ha aperto gli interventi il vicecapo della Polizia, direttore centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi che, in qualità di presidente dell’Oscad, ha introdotto gli argomenti discussi nei diversi panel.
Il convegno ha la finalità di testimoniare l’impegno delle Forze di polizia a proteggere in modo sempre più efficace le fasce più vulnerabili della società: un contributo che si inserisce nel contrasto più generale contro tutte le forme d’odio che coinvolge le istituzioni, gli enti locali, le agenzie educative, il mondo delle associazioni e quello privato.
Sul tema dell’antisemitismo sono intervenute la senatrice Liliana Segre (Intervista video), la presidente dell’Ucei (Unione comunità ebraiche italiane) Noemi Di Segni e la coordinatrice nazionale lotta all’antisemitismo Milena Santerini.
Nel suo intervento la Senatrice ha sottolineato che "L’indifferenza ha una grande parte nel mondo di oggi, perché è più facile voltarsi dall’altra parte, pensando che la cosa non mi interessa, e non mi preoccupo che, per qualcun altro, sia ragione di essere vittima dell’odio, di violenza e, a volte, anche di morte. Prima di tutto c’è l’istigazione all’odio, ma, mentre la maggior parte delle persone è indifferente, qualcuno si batte.
Per il panel dedicato all’abilismo, cioè la discriminazione nei confronti delle persone disabili, è intervenuto, con un videomessaggio, l’ambasciatore italiano in Olanda Giorgio Novello, che è stato vittima di discriminazione, e, subito dopo, il capo di gabinetto della questura di Lecce Sandra Meo, che, attraverso delle immagini, ha raccontato la storia di Gaetano Fuso, poliziotto malato di Sla e scomparso nel 2021, promotore del progetto “Io posso” per l’accesso al mare delle persone con disabilità, in Salento.
Sul tema “omotransfobia e bullismo” sono intervenuti il ministro plenipotenziario e presidente del Cidu (Comitato interministeriale per i diritti umani) Fabrizio Petri quale Inviato speciale del ministero degli Affari esteri per i Diritti umani delle persone LGBTIQ+ nel mondo, il direttore della segreteria dell’Oscad e funzionario di Polizia Francesca Capaldo, il dirigente della squadra mobile di Milano Marco Calì e il comandante del Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Milano Michele Miulli.
A conclusione della mattinata il capo della Polizia Lamberto Giannini e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese hanno salutato gli studenti e le autorità presenti ricordando l’importanza della collaborazione tra le Istituzioni e la società civile nel contrasto alle discriminazioni.
Il prefetto Giannini ha evidenziato che "L’Osservatorio e tutte le Forze di polizia contrastano in maniera incessante questi crimini, che sono aumentati sul Web. È opportuno avere una continua operazione di conoscenza, e, attraverso l’Oscad, mettere a fattor comune queste conoscenze, perché è importante riuscire a seguire l’evolversi del fenomeno in ogni suo aspetto per poterlo contrastare efficacemente.
L'intervento del ministro Lamorgese ha concluso i lavori del convegno: "Questo è un luogo altamente simbolico, e il fatto di aver scelto questo luogo si collega esattamente al titolo del convegno e, soprattutto, all’attività svolta dall’Osservatorio, che ha determinati compiti e laddove, nell’osservazione dei fatti, emergano particolari situazioni, c’è l’intervento successivo che deve porre limitazioni alle manifestazioni discriminatorie. L’Oscad serve anche per verificare l’impatto di questi eventi".
Alessandro Verelli
(modificato il 04/03/2023)