Palermo: la commemorazione di Boris Giuliano
Trenta anni fa, la mattina del 21 luglio 1979, veniva assassinato dal boss mafioso Leoluca Bagarella, il capo della Squadra mobile della questura di Palermo, Boris Giuliano.
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni insieme a quello della Giustizia Angelino Alfano e al capo della Polizia Antonio Manganelli prendono parte alle iniziative organizzate dalla questura e dall'università degli studi di Palermo per commemorare la morte di un poliziotto ricordato come il nemico numero uno di Cosa Nostra.
"È un tributo - ha detto il questore Alessandro Marangoni in conferenza stampa- che Boris Giuliano merita come poliziotto e come persona straordinaria ricca di sentimenti" dice inoltre che "Giuliano è un patrimonio dei palermitani ed é uno dei primi ad aver anticipato i metodi investigativi che si utilizzano oggi. È stato un seme che cadendo ha fatto germogliare una pianta di novità. Spero che Palermo partecipi e che ricordi questo grande poliziotto che era anche un grandissimo uomo".
Dopo la deposizione di corone di fiori sul luogo dell'agguato e con la cerimonia d'inaugurazione della Chiesa sconsacrata di Sant'Elisabetta, come uffici destinati alla Squadra mobile di Palermo, il capo della Polizia Antonio Manganelli ha dichiarato che "solo chi ha vissuto le grandi emozioni che questo lavoro sa dare puo' capire quali valori e con quale dedizione lavorava Boris Giuliano" ed inoltre ha ricordato che "nella lotta alla mafia di oggi il lavoro dei magistrati e delle forze di polizia dimostra che quella morte ha seminato qualcosa".
Le iniziative
Il 20 luglio il Teatro di Verdura ha ospitato il "Concerto per la città" della Banda musicale della Polizia di Stato.
La giornata del 21 si è aperta alle 11,30 con la deposizione di una corona di fiori in via Francesco Paolo di Blasi, luogo dove è avvenuto l'attentato ed è proseguita con l'inaugurazione dell'ex chiesa Santa Elisabetta, recuperata col contributo della Regione Sicilia, in cui oltre ad uffici di polizia sorgerà un museo multimediale che racconterà la storia della Polizia di Stato palermitana. a conclusione della mattinata è stato proiettato un video su Giuliano realizzato con interviste a persone che lo hanno conosciuto.
Alle 18 a Palazzo Steri Chiaramonte, sede del Rettorato dell'Università, il rettore, i ministri dell'Interno e della Giustizia, il capo della Polizia e il procuratore nazionale antimafia partecipano al dibattito sul fenomeno mafioso.
La giornata del ricordo si chiude con la proiezione di un film-documento sulla vita di Boris Giuliano, realizzato dal regista Roberto Greco dal titolo "Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso". È la storia di un giornalista che per lavoro deve ricostruire la vita di Boris Giuliano incontrando testimoni, amici, familiari e persone che lo hanno conosciuto.
(modificato il 30/10/2013)