Palermo: oltre 200 milioni di euro sequestrati alla mafia
Beni per 200 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Palermo all'imprenditore edile palermitano Francesco Pecora, socio in affari di esponenti del clan mafioso della Noce e di "Palermo Centro". Tra i beni sequestrati 107 tra ville e appartamenti, 160 magazzini e box, 10 terreni, quote societarie di 8 aziende.
L'operazione è il secondo sequestro per entità economica compiuto nel corso del 2009 dagli investigatori della Direzione
investigativa antimafia di Palermo dopo quello a carico dell'imprenditore Rosario Cascio del valore di 400 milioni.
Il costruttore palermitano, settantenne, agli arresti domiciliari, era già noto negli anni Settanta per le dichiarazioni del pentito
Leonardo Vitale.
In quegli anni era accusato di associazione a delinquere e favoreggiamento, insieme a personaggi come Pippo Calo' e Nino Rotolo; alla fine degli anni Novanta l'accusa era di riciclaggio, mentre nel 2008 gli veniva contestato il reato di associazione mafiosa.
Francesco Pecora risulta imparentato a esponenti di spicco della mafia: la figlia, ad esempio, e' sposata con Giovanni Motisi, 50 anni, inserito nell'elenco dei trenta latitanti piu' pericolosi, stilato dal ministero dell'Interno.