Papa Francesco: veglia di preghiera per le vittime di mafia
La mafia si può e si deve combattere in tanti modi, anche condannando pubblicamente questo tipo di criminalità.
Proprio questo è lo scopo che vuole realizzare Papa Francesco attraverso la preghiera e la vicinanza a coloro che piangono i propri familiari uccisi dalle varie organizzazioni criminali.
Un modo per contribuire a costruire una cultura che metta i mafiosi ai margini della società.
Il Pontefice ha incontrato ieri pomeriggio, 700 familiari, in rappresentanza di circa 15 mila persone che hanno subito il dolore della perdita di un loro caro per mano delle mafie, e ha pregato con loro in una veglia che si è svolta a Roma nella chiesa di Gregorio VII.
A pregare con il Papa c'erano anche i familiari di alcuni degli uomini e donne della Polizia, che in tanti anni ha versato il suo tributo di sangue nella quotidiana battaglia contro le organizzazioni criminali.
La data dell'incontro non è casuale, infatti oggi si celebra la "Giornata della memoria e dell'impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie", promossa dalla fondazione Libera fin dal 1996.
E proprio il presidente di "Libera", don Luigi Ciotti, ha spiegato che "la disponibilità del Papa ad accompagnare i familiari a questo momento carico di dolore ma anche di speranza, è segno di un'attenzione e di una sensibilità che loro hanno colto sin dal primo momento".
Oggi la "Giornata" viene celebrata a Latina dove, sul palco allestito in centro verranno letti i nomi di oltre 900 vittime delle mafie.