Pescara: video a luci rosse, tre arresti

Fingendo di essere poliziotti, ricattavano ed estorcevano denaro ai clienti delle prostitute, che erano stati filmati in compagnia delle squillo. Per questo motivo tre persone sono state arrestate dagli agenti della Squadra mobile di Pescara che ha anche sequestrato i video a luci rosse degli incontri.

Tra le vittime dell'estorsione figurano anche un avvocato e un imprenditore. Gli arrestati sono 2 uomini, di cui un indiano, e una donna. Questi ultimi sono accusati anche di sfruttamento della prostituzione, per aver indotto, sfruttato o, comunque, favorito la prostituzione diuna giovane cubana.

Le indagini sono partite a novembre scorso dal racconto di una vittima, un avvocato pescarese, minacciato dalla donna e dal suo compagno indiano, che volevano accusarlo, ingiustamente, di una violenza sessuale per estorcergli denaro. Per intimidirlo ulteriormente gli avevano recapitato anche, nella buca delle lettere, un biglietto minatorio.

Dalle intercettazioni che sono partite subito dopo la denuncia, i poliziotti hanno scoperto che la donna si prostituiva a casa e che il complice indiano, d'accordo con lei, sorprendeva i clienti nei momenti d'intimità con la prostituta, minacciandoli di. atteggiamenti intimi con la prostituta e, fingendosi poliziotto li minacciava di multarli.

In un altro episodio i due uomini arrestati, fingendosi ancora una volta poliziotti, hanno fatto irruzione nell'appartamento di Francavilla al Mare (Chieti) di tre giovani prostitute dominicane, facendo credere alle donne di essere in diretta telefonica con la sala operativa della questura. Le vittime pur minacciate non hanno ceduto al ricatto e hanno denunciato tutto alla polizia vera.

Un imprenditore invece, ha accettato di pagare duemila euro. Anche in questo caso l'indiano si è presentato a casa della complice qualificandosi come agente di polizia, In questo caso alla vittima veniva fatto credere che la donna fosse minorenne, così l'imprenditore ha ceduto all'estorsione.