Politiche antidroga: a Roma un convegno internazionale
Si tiene oggi e proseguirà domani, a Roma, un convegno sulle politiche antidroga adottate a livello internazionale. Tra i partecipanti, le delegazioni di numerosi Paesi interessati dal traffico e dalla produzione di droga, organismi internazionali come l’Interpol l’Unodc, ufficio europeo delle Nazioni Unite competente al contrasto alle droghe, la Dea statunitense e l’Osservatorio europeo sulle tossicodipendenze.
L’evento è stato organizzato dalla Direzione centrale per i servizi antidroga del dipartimento della Pubblica sicurezza e dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri.
L’incontro si è aperto con l’intervento del capo della Polizia Franco Gabrielli che, nel suo messaggio di saluto, ha ricordato come "Nella lotta e nel contrasto al traffico di droga, anche internazionale, il nostro modello fa del coordinamento e dei saperi delle Forze di polizia la sua forza. Tanto più si è coesi ed uniti - ha aggiunto il Prefetto - tanto più si possono combattere questi fenomeni che incidono sull'economia e sulla salute del Paese". Il direttore generale della Pubblica sicurezza ha poi continuato affermando che "Il contrasto fine a se stesso è fondamentale ma non sufficiente. Bisogna agire sulla prevenzione e quindi sulla domanda di droga. Prevenzione fatta in modo unitario coinvolgendo le principali agenzie educative come famiglia e scuola. Queste giornate - ha concluso Gabrielli - servono per scambiarsi esperienze e idee per la prevenzione e per il contrasto e ci permettono di governare e marginalizzare tali fenomeni".
Nel corso dell’incontro le delegazioni, composte da magistrati e funzionari di vertice delle agenzie antidroga affronteranno diversi temi: dalla diffusione delle sostanze stupefacenti alla cooperazione giudiziaria e di Polizia; dai traffici alle dinamiche associative criminali alle attività di contrasto. Le sessioni di lavoro sono moderate da Lirio Abbate, vice direttore de L’Espresso, Valerio Cataldi inviato Rai e Francesco Grignetti cronista de La Stampa.