Polizia: si conclude oggi la III fase dell'operazione "Nettuno"

CONDIVIDI
Si conclude oggi, 15 ottobre, la terza fase dell'Operazione "Nettuno", per il pattugliamento congiunto del tratto di mare che separa l'Italia dalla Libia e dalla Tunisia. L'operazione, che ha avuto inizio il 4 ottobre, è diretta dalla Direzione Centrale per l'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e coordinata dal Western Sea Borders Center di Madrid. Il centro, insieme al Eastern Sea Borders Center di Atene, ha l'obiettivo di attuare il programma per la lotta all'immigrazione clandestina via mare, varato dal Consiglio dei Ministri dell'Interno e della Giustizia dell'U.E. il 27 novembre 2003. All'attività hanno aderito, oltre all'Italia, Malta e, in qualità di Paesi osservatori Spagna, Regno Unito e Portogallo. Le operazioni di pattugliamento aeronavale si sono svolte, in prevalenza, tra Malta e Lampedusa, tenuto conto dell'eccezionale ondata migratoria illegale proveniente dalla Libia che si è riversata nelle ultime settimane sulle coste italiane e maltesi. Dall'inizio dell'attività sono state effettuate 27 missioni aeree, 23 navali e rilevate 428 imbarcazioni, prevalentemente da pesca e commerciali, trasportanti più di 120 extracomunitari; due delle imbarcazioni sono state condotte a Malta, dove è stato arrestato uno scafista. La sede del Reparto Operazioni Aeronavali (ROAN) di Palermo ha ospitato il Centro di Coordinamento delle operazioni, nel quale sono presenti, oltre gli osservatori stranieri, rappresentanti della Marina Militare, della Guardia di Finanza e delle Capitanerie di Porto, sotto il coordinamento della Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che, ai sensi del Decreto Interministeriale del 14 luglio 2003, esercita le competenze esclusive del Ministero dell'Interno proprio in materia di coordinamento delle attività di contrasto dell'immigrazione clandestina via mare. Gli ottimi risultati della fase I dell'operazione Nettuno, effettuata nel settembre 2003, in termini di numero di clandestini intercettati e di acquisizioni di preziose informazioni investigative utili ad un efficace contrasto del traffico di esseri umani, hanno indotto il Ministero dell'Interno a riproporre tale analogo progetto nella stessa area, ancora interessata dal fenomeno migratorio illegale. La fase II di Nettuno invece, svoltasi nel maggio 2004, ha visto come teatro dell'attività il tratto di mare davanti all'isola di Cipro. Tali iniziative, oltre a sperimentare sul campo moduli comuni di contrasto dell'immigrazione clandestina via mare, vanno considerati nel più ampio contesto della gestione integrata della frontiera che persegue finalità analoghe attraverso il Centro Frontiere Aeree ed il Centro Frontiere terrestri, istituiti, rispettivamente, a Roma Fiumicino ed a Berlino.
15/10/2004
Parole chiave: